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Scuola. Partenza col ”botto”, è già orario ridotto: “Pochi docenti, settembre a rischio”

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Scuola. Tutti nodi vengono al pettine, come al solito. In questi giorni, infatti, nel mondo della didattica, ritornano i consueti problemi e, nell’attesa che tutti i supplenti si presentino e prendano servizio, le scuole riapriranno all’utenza con orari provvisori e, soprattutto, ridotti. 

Scuola con orario ridotto: la rabbia delle famiglie

La prima conseguenza di tutto questo è certamente la rabbia da parte delle famiglie che non ci stanno, perché come al solito gli studenti e le studentesse perdono ore preziose per la loro formazione e l’apprendimento. Senza contare che i ragazzi non hanno con chi stare mentre i genitori sono a lavoro. Per i più fortunati ci sono i nonni a prendersi cura di loro, per altri, invece, l’unica soluzione è pagare una baby-sitter che se ne occupi.

Istituti di Roma senza supplenti

Come fa notare anche Repubblica, l’istituto comprensivo Giovan Battista Valente, tra via Prenestina e via Collatina, è tra quelli che prevedono una riapertura con orario ridotto. “È l’unico modo per garantire la copertura delle classi”, spiega la dirigente, Rosamaria Lauricella. “Cercherò di fare il possibile affinché questo periodo sia breve, per non ledere il diritto allo studio”. Ma al momento quella dei “posti scoperti” è una “criticità”.

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Difficoltà con l’orario completo

La medesima situazione accade all’Ic Via Poseidone, a Torre Angela. “Anche noi registriamo la mancanza di alcuni docenti nonostante le immissioni in ruolo di questi giorni”, dice la preside, Annalisa Laudando. Poi, continua: ”Per questo probabilmente avremo difficoltà a partire con l’orario completo fin dal primo giorno.”

Covid in sordina

“L’orario ridotto potrebbe rimanere in vigore per tutto il mese di settembre” – dice invece Flavio Di Silvestre, dirigente dell’Ic Paolo Stefanelli, in zona Trionfale- Pineta Sacchetti, dimostrandosi leggermente più pessimista. E aggiunge: ”Oggi, intanto, si terrà il primo collegio dei docenti. Sarà all’aperto per scongiurare eventuali contagi.”. Certo, un cluster prima della riapertura comporterebbe un avvio dell’anno scolastico ancora più zoppicante, e senza tutti i docenti e i supplenti si rischia davvero lo sto alle lezioni. 

Organico incompleto per le lezioni

Le comunicazioni alle famigli, invece, sono già arrivate dall’Ic Nino Rota ( Villa Bonelli), da parte della dirigente Graziella Bianco. Come riportato ancora da Repubblica, “La dirigenza”, si legge in una circolare di ieri, “si riserva la possibilità di iniziare le attività didattiche con un orario ridotto, articolato su quattro ore, qualora alla data di inizio delle attività didattiche l’organico non dovesse risultare ancora completo”.

Le problematiche segnalate dall’Ufficio regionale

Non proprio un inizio col botto, insomma. E, come si evince, la maggior parte dei problemi si registrano, ancora una volta, per il sostegno. Seguendo le fonti dell’Ufficio scolastico regionale, “ci saranno 9 mila supplenti su posti in deroga, per i quali, per legge, non è possibile assumere, perché non hanno carattere di stabilità in quella specifica scuola”.

Si tratta, cioè, di posti di sostegno non autorizzati dal ministero, ma comunque necessari per coprire la platea di utenti con disabilità.

Gli studenti: “Siamo pronti a farci sentire”

Ci sono scuole dove l’assenza di supplenti è esageratamente marcata. Come, ad esempio, all’istituto Francesca Morvillo ( nel quartiere di Torre Angela): qui si attendono ben 45 supplenti. A risentirne sono gli alunni e le alunne: “Quello degli orari ridotti è un problema cronico e storico, che va a discapito della continuità didattica, fondamentale specialmente dopo questi anni di pandemia e lezioni a singhiozzo”, spiegano dalla Rete degli studenti medi. “Siamo pronti a farci sentire e a protestare fin da subito”.

 

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