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Serpente in una lampada, momenti di paura nella piscina condominiale sul litorale romano

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Un frustone ha generato il panico in una piscina condominiale a Marina San Nicola a Ladispoli. Catturato dai volontari.

È accaduto presso un centro residenziale a Marina di San Nicola, vicino a Ladispoli. L’ennesimo caso di paura generata dalla presenza anomala di serpenti; in una piscina, gli avventori si sono accorti della presenza di un frustone all’interno di una lampada. Il panico si è diffuso tra chi era presente, con un fuggi fuggi generale importante. Il serpente faceva capolino a bordo piscina, forse attratto dall’acqua.

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Un frustone, lungo un metro

Si trattava di un comune frustone, o biacco, rettile non velenoso, adulto. Era infatti lungo circa un metro. Tanto è bastato per far scappare velocemente le famiglie a bordo piscina. Sul posto sono quindi intervenute le Guardie Ecozoofile di Ladispoli, che nel frattempo erano state chiamate dall’amministrazione condominiale. Gli esperti sostengono che questo tipo di serpente si potrebbe avvicinare alle aree antropizzate alla ricerca di cibo. I volontari hanno comunque catturato facilmente l’animale, liberandolo poi in un bosco limitrofo. A Roma e dintorni sono effettivamente molte le chiamate, quest’anno, che denunciano la presenza dei rettili.

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La maggior parte delle segnalazioni coinvolgono il biacco

Sono i biacchi i maggiori protagonisti di questa estate all’insegna della paura per i serpenti. La specie, infatti, è quella maggiormente segnalata. L’ultimo caso riguarda il ritrovamento di un esemplare all’interno del giardino presso una scuola in zona Montespaccato a Roma. Reperito sotto a un telo, il video che è circolato lo ritrae in posizione eretta. L’etologo Andrea Lunerti ha spiegato a Il Messaggero che: “Il serpente manifesta dissenso e in questi casi bisogna fare molta attenzione perché potrebbe sferrare morsi lesivi“. Ha poi aggiunto: “Sono situazioni in cui bisogna mantenere la calma: cercare di mettersi a distanza, scattare una fotografia ed inviarla alle autorità competenti per l’identificazione. Non bisogna mai perderlo di vista.  Si attende l’allontanamento spontaneo o in altri casi viene dissuaso, ma non catturato e trasferito, poiché si tratta di una specie non velenosa“.

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