Home » Sanità » Variante Omicron 2, come evitare il contagio e la reinfezione: i consigli degli esperti

Variante Omicron 2, come evitare il contagio e la reinfezione: i consigli degli esperti

Pubblicato il
Coronavirus Lazio

Covid, allarme reinfezioni. Solo nelle ultime 24 ore ci sono stati quasi 100 mila nuovi positivi. Il virus che sembrava essersi fermato o perlomeno rallentato, ha ripreso il via trainato dalla sottovariante Omicron 2. Quest’ultima ha un livello di contagiosità pari a quello del morbillo, ma esistono 10 regole per evitare il contagio.

Leggi anche: Quarta dose in Italia quando arriva e chi deve farla: le nuove regole

La pericolosità di Omicron 2

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che Omicron 2 è divenuta dominante. I numeri dei contagi aumentano sempre di più e nel bollettino di ieri 30 Marzo, i nuovi contagi in sole 24 ore sono stati quasi 100mila. L’Italia ha assistito ad un incremento dei casi i quali si sono moltiplicati nelle ultime settimane a causa proprio della sottovariante. Come se non bastasse, Omicron e Omicron 2 potrebbero scatenare delle reinfezioni dato che l’immunità, conferita dalla variante sudafricana, è più bassa rispetto a quelle delle precedenti o dei vaccini. Proprio per superare al meglio questa fase, il direttore di Malattie infettive del Policlino Tor Vergata e direttore scientifico della Simit Massimo Andreoni, ha suggerito 10 regole da seguire per evitare di contrarre il virus, reinfettarsi e diffondere il virus a conoscenti, amici e parenti.

Le 10 regole da seguire per non contrarre Omicron 2        

  1. Utilizzare la mascherina in ogni momento, anche quando non sarà più obbligatoria. Questo perché, spiega Andreoni:”Che sia quella chirurgica o la più protettiva, ossia l’Ffp2, è bene continuare ad utilizzarla sia al lavoro che nei locali commerciali, nei teatri, al cinema e al ristorante”.
  2. All’interno, negli ambienti chiusi, il virus circola più velocemente data la mancanza di un’adeguata ventilazione e dello spazio. Andreoni suggerisce di mantenere sempre la mascherina in presenza di un elevato numero di persone con le quali ci si trova a contatto ravvicinato.
  3. All’esterno è ugualmente pericoloso rinunciare a tutte le precauzioni adottate fino ad adesso. Il direttore di Malattie infettive del Policlino Tor Vergata di Roma invita a fare attenzione perchè la primavera e il sole non indicano l’assenza del virus. Infatti, dichiara: “Fare a meno della protezione sia sulla bocca e che sul naso potrebbe rivelarsi pericoloso ogni volta che ci si ritrova all’improvviso in mezzo a un gruppo di amici o conoscenti. Non dimentichiamo che, seppure all’aperto, il rischio di contagio c’è sempre, e se si entra in contatto con un’altra persona infetta, senza la protezione e la distanza di sicurezza la probabilità di contagiarsi è molto alta“.
  4. Non pensare che la pandemia sia finita. L’abbassamento della soglia di attenzione e la fine dello stato di emergenza non indicano che il virus sia finalmente scomparso del tutto. Infatti, solo nella giornata di ieri i casi hanno subito un notevole incremento arrivando ad essere quasi 100mila.
  5. Vaccinarsi. Il vaccino e completare il ciclo con la terza dose, ricorda il medico Andreoni, è fondamentale per evitare il ricovero e la malattia grave. In Italia sono ancora 10 milioni gli italiani che dopo aver ricevuto le prime due dosi, non hanno conseguito la terza dose. Il direttore ha spiegato che solo dopo aver effettuato il booster si può ritenere di avere un’immunità tale da conferire una protezione dalla sintomatologia grave.
  6. Mantenere il distanziamento e igienizzarsi. Con la sottovariante Omicron 2 ci si potrebbe contagiare nuovamente a distanza di pochi mesi da una precedente infezione con un’altra variante. Andreoni invita alla prudenza nel praticare sport e nel rispettare le regole di distanziamento e igienizzazione per ridurre il più possibile i rischi.
  7. Una volta guariti, non abbandonare le misure di protezione. Massimo Andreoni ha spiegato al Messaggero: “non è infrequente, infatti, la possibilità che ci si possa reinfettare, spesso con una variante diversa. Questa fase della pandemia è infatti caratterizzata da reinfezioni in soggetti guariti e anche vaccinati”.
  8. Non sottovalutare un raffreddore. Infatti, sono ormai segnalati casi di persone reinfettare, soprattutto non vaccinare, che possono avere sintomi gravi e si ritrovano in un letto di ospedale per diversi giorni.
  9. Prestare attenzione ai bambini. Anche i bambini, al contrario di come molti dicono, possono contrarre il virus in maniera grave ed è per questo che è consigliato affrettarsi con il ciclo vaccinale, limitando i contagi.
  10. Prestare sempre attenzione. Questo perché, dopo aver assistito alla crescita delle varianti Omicron, Andreoni ricorda che potrebbero susseguirsi altre sottovarianti più o meno pericolose di quelle attuali. 

Leggi anche: Long Covid, scoperta una nuova malattia cardiaca: sintomi e conseguenze

La situazione epidemiologica in Italia

Secondo il bollettino di ieri 30 Marzo, nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati 99.457 nuovi e 177 i morti. Il tasso di positività è salito al 15%. I tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 660.708. Inoltre, sono 487 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, stabili rispetto al giorno precedente. I pazienti nei reparti ordinari sono 9.740, ovvero 244 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Nel Lazio i casi sono 11.430, in Lombardia 12.518 e in Campania 11.755.

Impostazioni privacy