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Decreto Super Green Pass e Terza Dose, le novità in arrivo per salvare il Natale: regole e limitazioni

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Green Pass e dove serve a Pasqua e Pasquetta

Decreto Super Green Pass. I contagi aumentano e non accennano a diminuire. Sembra una corsa senza fine quella della curva dei contagi che sta innalzandosi di giorno in giorno nella nostra penisola. Facendo avanzare nuovamente lo spettro della zona gialla per molte regioni a rischio. Di conseguenza, il rischio di un incremento del tasso di ospedalizzazioni preoccupa sempre di più il Governo e gli italiani. Ecco perché le Regioni stanno andando in pressing sul governo, a cui hanno chiesto di fare in fretta e di mettere a punto una nuova strategia che da una parte limiti il dilagare della pandemia e dall’altra salvaguardi i vaccinati da eventuali restrizioni.

Certificazione valida solo per immunizzati e guariti

Si va quindi verso un super green pass solo per gli immunizzati e guariti dal Coronavirus: chi non si sottoporrà alla vaccinazione rischia di essere fortemente limitato nelle attività sociali. I tamponi dovrebbero restare validi per chi deve andare a lavoro, ma la loro durata potrebbe scendere da 72 a 48 ore per i molecolari e da 48 a 24 per gli antigenici.

Tuttavia va precisato che nulla è stato ancora ufficialmente deciso: fonti presenti al vertice fanno sapere che “al momento il governo riflette” sull’ipotesi di irrigidire il certificato verde e di un doppio binario che limiti solamente i no-vax. Comunque l’esecutivo ha assicurato l’intenzione di “assumere subito le decisioni” per contrastare la quarta ondata. Governo e Regioni potrebbero incontrarsi nuovamente mercoledì, prima della cabina di regia e del Consiglio dei ministri.

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Super Green Pass: la richiesta delle Regioni

Le Regioni chiedono di aumentare i controlli alle frontiere, soprattutto per chi arriva dagli Stati esteri dove è alto il numero dei contagi e basso quello delle vaccinazioni. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato che “le chiusure generalizzate dopo le vaccinazioni non sarebbero sopportabili” e ha sostenuto con forza che “chi è vaccinato deve avere minori restrizioni”.

”Dare certezze ai vaccinati”

Una posizione condivisa da Giovanni Toti della Liguria, che ha chiesto al governo “di garantire a chi si è vaccinato e corre molti meno rischi la certezza che non ci saranno nuove limitazioni”. Sulla stessa linea Attilio Fontana. Il governatore della Lombardia, secondo cui è necessario un green pass che consenta attività solo a chi è vaccinato o guarito. Ha affermato: “Non deve esserci inerzia. È importante tutelare la sicurezza delle aperture, la continuità delle attività commerciali e imprenditoriali e chi ha fatto il proprio dovere rispettando le richieste dello Stato”.

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Il nuovo decreto super green pass

Quella che si è aperta è una settimana fondamentale per il futuro della certificazione verde. Detta certificazione potrebbe dunque subire una serie di variazioni rispetto all’impianto iniziale. È previsto infatti un nuovo decreto che potrebbe approdare in Cdm nella giornata di giovedì: nei fatti rivoluzionerebbe il certificato verde consentendo solo a chi si è vaccinato o è guarito dal Covid-19 di poter accedere alle attività sociali e di svago (bar, ristoranti, stadi, cinema e teatri ad esempio).

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Il piano per salvare il Natale

Le novità che il governo si appresta a varare hanno tra le finalità anche quella di salvare il Natale. Mettere al sicuro le festività di fine anno è assolutamente una priorità. Ecco perché i sindaci – preoccupati dal fatto che lo shopping e i veglioni possano far salire i contagi – vogliono già correre ai ripari. Si parla di contingentare il numero di persone nelle vie dello shopping, di estendere il green pass a feste, veglioni, cenoni, grandi ritrovi privati al chiuso e di indossare la mascherina anche all’aperto. E c’è chi non esclude l’ipotesi di chiudere le piazze a forte rischio assembramenti. 

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