Home » News » Esquilino, organizzato un flash mob per Dana: la giovane clochard che si teme vittima di abusi

Esquilino, organizzato un flash mob per Dana: la giovane clochard che si teme vittima di abusi

Pubblicato il
La storia di Dana

Non si ferma il cordone di solidarietà per Dana, la giovane clochard che vive per le strade del quartiere Esquilino. La sua storia è stata presa a cuore dai residenti della zona che proprio oggi si sono ritrovati nelle vicinanze della stazione Termini- dove è solita recarsi la giovane- ed hanno organizzato un flash mob in suo onore. 

La ragazza ha 30anni, è di origini ucraine e parla ben tre lingue: russo, tedesco ed inglese. Quando è arrivata nel quartiere non dava segni di squilibrio, dimostrava anzi di essere pienamente capace di badare a sè stessa, come testimoniato da alcuni cittadini. Ma le cose improvvisamente sono cambiate, prima è stata vista in compagnia di alcuni stranieri, poi sono sopraggiunte alcune discussioni e mano mano che passavano i giorni Dana è apparsa sempre più confusa. È stata vista girare le strade del quartiere con graffi e segni scuri sul corpo ma la cosa maggiormente preoccupante è la sua gravidanza che si sospetterebbe essere vittima di abusi e violenze. 

Leggi anche: Esquilino, alla ricerca di Dana: un intero quartiere vuole aiutare la giovane che si teme vittima di abusi

Un flash mob per aiutare Dana

La solidarietà dei residenti del quartiere Esquilino non si ferma. Infatti oggi una rappresentanza di cittadini e comitati della zona si è oggi riunita tra via Giolitti e via Marsala, nei pressi della stazione Termini- dov’è solita recarsi Dana- per richiamare l’attenzione sulle condizioni di questa giovane ragazza. In particolare attraverso un flash mob i residenti hanno voluto chiedere aiuto per Dana e per il bambino che porta in grembo. I cittadini del quartiere oltre ad essere preoccupati per la sua salute temono che le possa accadere qualcosa di brutto ed il caldo torrido delle ultime settimane certo non migliora questa delicata situazione. Pertanto chiedono che la donna venga adeguatamente assistita, considerando anche lo stato avanzato della gravidanza. 

Impostazioni privacy