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Estate 2020, c’è chi ha già deciso: la stagione parte il 29 maggio, ecco le regole

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Estate 2020, il grande tema su cui si sta concentrando il dibattito praticamente in tutto lo stivale. Perché, anche al tempo del Coronavirus, c’è da salvare il salvabile sul fronte del turismo, uno dei principali motori della nostra economia per il quale si prospettano i danni maggiori. Come più volte vi abbiamo raccontato il nodo più grande da sciogliere resta quello del mare e della gestione dei bagnanti tra stabilimenti e spiagge libere. E’ notizia di queste ore però che la Regione Marche avrebbe dato un’importante accelerata per raggiungere un obiettivo ben preciso: far partire l’estate il prossimo 29 maggio.

Regione Marche: le regole per l’estate 2020

La sintesi è stata trovata al tavolo indetto tra Regione, ANCI e i rappresentanti di categoria. Il documento ha fissato delle regole sulle quali è attesa ora l’ultima parola della Giunta Regionale che dovrebbe arrivare entro la settimana prossima; un testo indicante il “protocollo di sicurezza” da seguire per evitare i contagi in riva al mare.

Queste le principali misure: 

  • Massimo 4 persone per ombrellone
  • 12mq il perimetro tra un ombrellone e l’altro
  • 4 metri di distanza tra una fila e l’altra
  • 1 metro di distanziamento sociale in acqua e sulla sabbia
  • 2 metri di distanza fra i lettini singoli
  • Sanificazione obbligatoria dei dipendenti
  • Vigilanza costante sul rispetto del distanziamento obbligatorio
  • Dalle 23 alle 6 spiagge chiuse
  • Spiagge libere controllate dagli stabilimenti attigui e dai Comuni

Scompare, a chiusura, l’obbligo del termoscanner, una sorta di ceck-in all’ingresso come per i supermercati, per controllare la temperatura corporea dei bagnanti. Chissà allora se il modello Marche, se alla fine verrà dato l’ok definitivo, possa diventare un esempio da seguire anche per altre Regioni.

Regione Lazio: il punto della situazione

Se c’è chi accelera per la ripartenza del turismo c’è chi, ancora, adotta una strategia quantomeno attendista. E’ il caso della Regione Lazio per la quale, malgrado gli appelli da più parti, ancora non esistono linee guida ufficiali. 

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La Regione Lazio ha tuttavia istituito in stretta collaborazione con l’Anci un tavolo di coordinamento permanente tra i sindaci del demanio lacuale con l’obiettivo di preparare al meglio e in totale sicurezza la stagione balneare estiva e per rilanciare i territori delle aree interne del Lazio.
 
 
L’obiettivo della Regione è quello di non lasciare soli i sindaci dei Comuni nella gestione della ripresa delle attività economiche e della riapertura delle attività turistico-ricreative nei laghi. «Per questo l’impegno della Regione Lazio è quello di continuare il lavoro già avviato anche con i Comuni del demanio marittimo, predisponendo insieme all’assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mauro Alessandri e al delegato alle Politiche dello sport Roberto Tavani, linee guida semplici e chiare per la sicurezza degli operatori economici e per i cittadini», si legge in una nota della Pisana.«L’obiettivo principale è quello di fornire nel più breve tempo possibile le indicazioni operative utili per riavviare la stagione balneare in sicurezza e in coerenza con quanto già predisposto in linea generale dal presidente Zingaretti nel vademecum “Ripartire sicuri” che prevede accessi limitati, segnaletica sui comportamenti e misure certe per il distanziamento sociale» commenta l’assessore allo Sviluppo Economico,  Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli.

 

 
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