Con il nuovo decreto il Green Pass nella sua versione ‘base’ e in quella ‘rafforzata’, in quella che si ottiene con la completa vaccinazione o guarigione (non con il tampone negativo), è stato esteso a moltissime attività. Dai mezzi di trasporto, alle piscine, fino ai luoghi di cultura e ai ristoranti, ma i fedeli si chiedono se sia necessario o meno per andare in chiesa. Ci sono regole e nuove ‘restrizioni’ per seguire la messa (in presenza)?
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Green Pass per andare a messa?
Il Green Pass non serve per accedere a quelle attività che garantiscono servizi essenziali, come supermercati, farmacie, ospedali. Ma a questo elenco si aggiungono anche le chiese. Per andare a messa o, in generale, nei luoghi di culto, non è prevista l’esibizione del Green Pass né nella sua versione ‘base’ né in quella ‘rafforzata’. Tutti possono seguire la liturgia, anche se non vaccinati.
Le regole per andare in chiesa
Le regole per andare in chiesa e seguire la messa in sicurezza solo quelle del protocollo sottoscritto dalla Cei e Governo il 7 maggio del 2020. Come si legge sul sito della CEI, in un comunicato, ‘Per andare in chiesa non è richiesto il Green Pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote. Occorre rispettare accuratamente quanto previsto, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione. Circa le mascherine, il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o FFP2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni’.