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‘Ho preso il Covid sulla metro B’: l’autista Atac positivo al Coronavirus non si era mosso da Roma

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Roma, nuova disciplina olimpica: corsa a ostacoli nella metro B. Guasti e malfunzionamenti ovunque

E’ risultato positivo al Coronavirus un dipendente Atac che è attualmente ricoverato in ospedale. Questa la nota dell’Associazione Trasportiamo, che si occupa di trasporti e della mobilità sostenibile:

«Accertato un nuovo caso di Covid-19 in Atac. Si tratta di un autista che, secondo le prime informazioni raccolte, si trova ricoverato presso una struttura ospedaliera ricadente nel X Municipio, mentre la sua famiglia è stata messa in quarantena. Le stesse fonti riferiscono che l’Azienda avrebbe già avviato le indagini interne e messo in isolamento 47 dipendenti della stessa Rimessa, tra conducenti e personale dei capolinea. La notizia desta enorme preoccupazione, considerato l’aumento del numero dei contagiati nel Lazio, come nella altre Regioni Italiane. Occorre prestare la massima attenzione e non cadere nelle trappole di internet. Il virus esiste».

‘Ho preso il Covid sulla Metro B’: l’autista Atac positivo non si era mosso da Roma 

Nessuna vacanza all’estero. Nessuna festa in Sardegna. Solo casa-lavoro e campagna per il dipendente Atac che è risultato positivo al virus. Ma allora dove ha potuto contrarre il Covid? Come riporta Il Messaggero, l’autista avrebbe raccontato di aver lavorato fino al giorno di Ferragosto e di non essere stato in nessuno dei paesi dichiarati a rischio. Il dipendente Atac, 58 anni, ha iniziato a sentirsi poco bene la mattina di Ferragosto. Prima il dolore alla schiena, poi un senso di spossatezza. E’ il 17 agosto scorso quando decide di chiamare il medico di base. Tre giorni di malattia, poi la febbre. Il 20 agosto la corsa in ospedale: si sottopone al tampone che dà esito positivo. Il 58enne è attualmente ricoverato in ospedale, nel centro Covid specializzato di Casal Palocco. 

Ora si sta cercando di capire dove l’uomo abbia potuto contrarre il virus. Gli unici spostamenti – spiega il quotidiano romano – sono quelli in metropolitana per andare e tornare dal deposito di Portonaccio. Vagoni della metro spesso affollati in cui difficilmente si riescono a rispettare le misure di sicurezza, soprattutto nelle ore di punta e di maggior frequenza. Atac, intanto, ha sanificato tutte le vetture guidate dall’uomo. E’ in corso l’indagine epidemiologica per rintracciare i contatti stretti del dipendente. 

 

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