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Coronavirus, «rischio chiusura scuole nel Lazio»: preoccupano gli assembramenti nel weekend (ma ecco cosa dicono i dati)

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Scuola, bambini costretti a cantare inno Roma

Ipotesi chiusura delle scuole nel Lazio, si riaffaccia per gli studenti lo spettro della DAD al 100%. Dopo la sospensione delle attività in presenza praticamente subito dopo il break estivo per le superiori, i ragazzi erano tornati (faticosamente) in classe il 18 gennaio. Per i più piccoli invece la scuola in presenza non si era fermata ma ora però si potrebbe andare incontro a nuove chiusure.

Ipotesi chiusura scuole nel Lazio: «Il rischio c’è sempre» 

«Il rischio chiusura c’è sempre perché dipende da come corre il virus. Già sono stati adottati provvedimenti nelle zone rosse, come nella provincia di Frosinone. Noi speriamo di no, ma il rischio è concreto. Anche perché vedo che nei fine settimana c’è un costante allenamento della tensione e quando si allenta la tensione non è mai positivo. Questo porterà sicuramente degli elementi critici nei prossimi giorni». A parlare così Alessio D’Amato (assessore alla Sanità della Regione Lazio) all’agenzia Dire stamattina a margine della campagna di tamponi molecolari promossi dall’Università Sapienza di Roma.

Cosa dicono i numeri nel Lazio

Da capire c’è dunque questo nesso tra gli assembramenti del fine settimana un po’ ovunque, le scuole e l’andamento dei contagi. Di concreto, infatti, c’è una situazione del Lazio che, seppur all’interno chiaramente di una fase emergenziale, non è così allarmante: questo si evince infatti dall’ultimo report settimanale della cabina di regia di venerdì scorso.

Innanzitutto, la classificazione di rischio per la Regione resta “bassa”. Nel Lazio inoltre, malgrado l’RT sfiori il valore 1, non vengono segnalate allerte di alcun tipo negli indicatori del Ministero della Salute. Anche i dati relativi all’occupazione dei posti in terapia intensiva così come quelli dell’area medica restano al di sotto delle soglie critiche di riferimento. 

Zone rosse nel Lazio: aumentano i Comuni, provincia di Frosinone in zona arancione

Ad oggi l’unico campanello d’allarme è rappresentato da quei Comuni messi in zona rossa dalla Regione. Si tratta di Roccagorga (in provincia di Latina), Colleferro e Carpineto Romano (in provincia di Roma) e Torrice (in provincia di Frosinone). 

A questi si è aggiunto oggi il Comune di Monte San Giovanni Campano (FR) mentre è stata prorogata di altri 7 giorni la zona Rossa nel Comune di Roccagorga a partire dal 1°marzo. L’intera provincia di Frosinone è invece finita in zona arancione.

Ipotesi chiusura scuole nel Lazio: gli scenari

Alla luce di tutto questo una delle ipotesi, prima di procedere nuovamente a una chiusura generalizzata in tutto Lazio, potrebbe essere quella di intervenire localmente nelle zone più a rischio e, solo in un secondo momento, pensare a regole più stringenti.

Il nuovo Dpcm del Governo Draghi in preparazione sembrerebbe comunque andare in questa direzione: dare cioè la possibilità di chiudere le scuole (anche materne ed elementari che finora sono rimaste aperte, salvo eventuali situazioni puntuali) a Regioni e Sindaci nelle zone rosse e prevedere misure restrittive anche nelle zone più a rischio delle regioni in arancione e giallo.

Ricordiamo che, ad oggi, per il Ministero della Salute, in attesa di un nuovo aggiornamento (l’ultimo è di gennaio), la scuola non rientra tuttavia nei primi tre contesti di trasmissione del Covid-19 in Italia. Tra i banchi infatti si era registrato solo il 2% dei focolai totali nazionali. C’è necessità dunque di tornare a far calare la scure sulle scuole anche nel Lazio? Staremo a vedere.

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