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Ardea, bimbo morto al Serpentone: appartamento (che era stato sequestrato) nuovamente occupato, accertamenti in corso

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E’ tristemente noto come “Serpentone” il complesso immobiliare delle Salzare, in via Ancona, che continua a combattere contro le occupazioni abusive. Circa un anno fa, uno degli appartamenti era stato posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, per le indagini di un bambino rinvenuto morto all’interno dell’abitazione. In questi ultimi giorni, dopo tempestive segnalazioni a vigili e carabinieri, i militari dell’Arma di Tor San Lorenzo hanno rintracciato e preso le generalità del nuovo occupante – che si presume essere chiaramente abusivo – dell’appartamento.

Lo sgombero

L’operazione, nonostante le resistenze della persona che continua a sostenere di essere “autorizzata” a stare all’interno, era iniziata giorni fa, raccontano altri occupanti dei restanti stabili, durante la quale si era provveduto a svuotare l’appartamento. Da giorni, infatti, con l’ausilio di un camion della concessionaria comunale, gli oggetti ingombranti all’interno dell’abitazione – ovvero ciò che rimaneva nella casa dopo i tragici fatti dello scorso anno – erano stati portati nella discarica, evitando così eventuali accumuli per strada o nei campi. 

La storia dell’appartamento

Intanto però il giallo resta. L’appartamento in oggetto fu all’epoca posto sotto sequestro, considerando proprio il rinvenimento di un corpo all’interno, ma oggi il cartello indicante il provvedimento giudiziario non c’è più; la domanda sorge spontanea: il locale è stato dissequestrato oppure il cartello è stato semplicemente rimosso?

Quel che però risulta certo è che da diverse settimane le occupazioni abusive degli appartamenti non cessano e sarebbero al momento almeno tre. Quello che lascia attoniti i residenti degli altri tre stabili (su un totale di quattro palazzine) è che ancora l’Amministrazione comunale non ha preso un provvedimento di sgombero nei confronti delle persone (di origine rom) arrivate o forse anche solo “tornate” dato che la Polizia Locale era riuscita a farle andare altrove sequestrandogli tutti i furgoni in loro possesso. 

Queste abitazioni, è bene ricordare, non sono dotate di luce ed acqua. I Carabinieri, infatti, in passato, hanno arrestato quanti venivano trovati allacciati alla corrente. Non è dunque da escludere che l’attuale amministrazione possa comportarsi seguendo le orme dei loro predecessori. Il sindaco Luca Di Fiori ad esempio, anni prima, rese inagibili gli appartamenti demolendo i servizi igienici, smantellando finestre e tubature, rendendo così gli appartamenti non occupabili. 

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