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Militari derubavano un ospedale dal 2009: ex maresciallo condannato a risarcire 1,5 milioni

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Celio. Furti continui nei più disparati modi: assegni con cifre rimpolpate, soldi prelevati direttamente dagli stipendi degli operatori, fondi per l’ospedale dirottati invece su conti corrente personali. Insomma, il banchetto della truffa all’italiana, fatta però in casa dell’Esercito ai danni di un ospedale militare che ha perso progressivamente un bel po’ di denaro. 

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Il militare che derubava l’ospedale

Il Policlinico Militare di Celio, infatti, aveva le casse logore dai continui furti e prelievi illegittimi effettuati da uno dei militari che vi lavoravano all’interno. E non un militare qualsiasi, ma un ex maresciallo dell’Esercito italiano che ora è stato condannato a risarcire le casse svuotate. Dopo aver scoperto i suoi movimenti poco legittimi e tutt’altro che onorevoli (l’onore, una delle virtù più apprezzate dal braccio dell’esercito), ora l’ex maresciallo deve restituire tutto, e con un bel po’ di interessi. La cifra è per oltre un milione e mezzo di euro, soldi che avrebbe sottratto illegalmente dalle casse dell’ente per farli transitare su un conto corrente nelle sue disponibilità e poi ritirarli in contanti. 

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Dal 2009, sottrazioni continue di denaro a Celio

La continua sottrazione di denaro da parte dell’ex militare onorevole che è andata avanti dal 2009 al 2015 grossomodo. In quel periodo, infatti, ricopriva il ruolo di cassiere e poi di responsabile della rendicontazione dell’ospedale militare in questione. Oltre a lui, a subire la condanna anche un militare sottoposto che lo avrebbe assecondato e aiutato nelle transazioni. Anche lui dovrà risarcire, è previsto infatti un importa pari a circa 90.000 euro. 

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