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Muore in pronto soccorso dopo 9 ore di attesa per una diagnosi, il marito: ‘Voglio la verità’

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Tiziana Scarcella

Si è aperta un’inchiesta giudiziaria sulla morte di Tiziana Scarcella, 45enne di Salassa deceduta nella notte di venerdì 29 luglio 2022 all’ospedale di Vercelli, dove era arrivata nel pomeriggio a causa di forti dolori addominali. 

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L’arrivo e la morte di Tiziana in ospedale

La donna era arrivata in pronto soccorso all’ospedale di Vercelli intorno alle 15 e, secondo la ricostruzione dei familiari, dopo averle fatto un tampone Covid e alcune analisi, Tiziana è stata visitata dopo le 21. A quel punto i medici si sono resi conto della gravità della situazione. 

“Mia moglie aveva sudorazione fredda, brividi e dolori addominali, oltre alla gamba in quelle condizioni”, ha detto il compagno. Secondo una prima ricostruzione la donna sarebbe morta a causa di un infarto polmonare provocato da un coagulo di sangue, ma i familiari vogliono sapere con certezza se il decesso possa essere stato causato da qualche negligenza e se Tiziana si sarebbe potuta salvare se fosse stata visitata prima. La famiglia ha presentato denuncia ai carabinieri della zona.

“Ti faremo giustizia amore mio”, ha scritto il compagno su Facebook. “Non te la meritavi questa triste fine. Eri piena di vita e energia. Donavi un raggio di sole a tutti quelli che ti amavano”. 

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I problemi alla gamba

A maggio la donna aveva riportato la frattura di tibia e perone a seguito di una caduta per le scale, ed è stata operata a una gamba all’ospedale di Vercelli per poi essere dimessa poco dopo. Da subito ha avuto problemi di calcificazione alle ossa, tanto che il 20 giugno è stata sottoposta a una seconda operazione per accelerare la guarigione. “Della gamba lo sapevamo – continua il compagno – ma il punto è che cosa è stato fatto in quelle sei ore di attesa al pronto soccorso, dalle 15 alle 21”.

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