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Nuova autocertificazione per spostarsi tra Regioni: cosa cambia dal 26 aprile

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cambio colore regioni

Nuova certificazione per spostarsi tra Regioni, novità in arrivo dal 26 aprile 2021. Stando a quanto raccolto, con tutta probabilità, a partire da quella data dovremo dire addio al vecchio modulo utilizzato sin qui per giustificare gli spostamenti (che ha cambiato più volte ‘forma’ nell’arco dei mesi) che verrà sostituito da una nuova autocertificazione. 

Si tratta di una – per l’appunto – certificazione o pass verde che consentirà lo spostamento tra Regioni anche se classificate in zone diverse di rischio. Tra zone gialle invece non sarà necessario giustificare il motivo dello spostamento. 

Nuova autocertificazione per spostarsi tra Regioni: ecco cosa cambia dal 26 aprile

Il nuovo Decreto, di cui è già trapelata una bozza, sembra che predisporrà le regole tra il 26 aprile e il 31 luglio. Tra le novità principali vi è proprio lo sblocco della mobilità interregionale anche tra fasce di colore diverse. 

E’ in questo contesto, allora, che gli italiani dovranno familiarizzare con una nuova certificazione (o pass) verde per spostarsi tra un territorio/PA all’altro. Ma cos’è in buona sostanza? Inizialmente non sarà molto differente dalla “vecchia” autocertificazione, ovvero un modulo a cui però bisognerà allegare e dichiarare uno dei seguenti requisiti: 

  1. Aver terminato il percorso vaccinale
  2. Essere guariti dal Covid 
  3. Aver fatto un tampone (molecolare o rapido) con esito negativo nelle 48 ore precedenti alla partenza

Pass verde per spostamenti tra Regioni in zona rossa e arancione: cos’è e come funziona, sanzioni

In un secondo momento si dovrà essere in possesso di un vero e proprio “pass” il cui formato definitivo non è ancora noto. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe trattarsi di un’App, un codice QR oppure un tesserino. Non è escluso poi che tale “pass” possa servire per accedere a teatri o cinema ad esempio.

Intanto, in merito ai tre requisiti che consentiranno di viaggiare, emergono i primi dettagli. Nel caso della guarigione e del percorso vaccinale, stando alla bozza del decreto, il certificato verde ha una validità di 6 mesi e viene rilasciato in forma cartacea o digitale. Nel caso del tampone, invece, il pass avrà una validità di 48 ore dal rilascio ed è prodotta dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o dalle farmacie che somministrano i test.

All’articolo 13 della bozza del nuovo decreto, si fa riferimento anche alle sanzioni in cui si incorre se il certificato verde viene falsificato: “Se la certificazione verde Covid-19 contraffatta o alternata è utilizzata per svolgere attività o compiere spostamenti vietati ai sensi del presente decreto, si applicano anche le relative sanzioni amministrative previste dall’articolo 4 del decreto legge 25 marzo 2020 n.19”. 

 

 

 

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