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Nuovo Dpcm Draghi fino al 6 aprile: cosa cambia per palestre, ristoranti, seconde case. Misure anche a Pasqua

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Decreto Riaperture: cosa cambia dal 31 marzo per green pass e mascherine

Mancano sempre meno giorni alla “scadenza” dell’ultimo Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio scorso, ma il neo Governo Draghi sta già pianificando le ulteriori misure restrittive, soprattutto in vista di Pasqua.  La linea che pare prevalere è sempre quella della prudenza perché a preoccupare gli esperti (e non solo) sono anche le varianti del virus che, sempre più, si stanno diffondendo nel nostro Paese.

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Il nuovo Dpcm, come ha anticipato il ministro della Salute Roberto Speranza, sarà in vigore per un mese, dal 6 marzo al 6 aprile. Cosa cambierà per bar, ristoranti, palestre, piscine e tutte quelle attività chiuse da tempo alle prese con aperture e cambiamenti all’ultimo minuto?

Nuovo Dpcm Draghi fino al 6 aprile

Il nuovo Dpcm entrerà in vigore il 6 marzo e le misure varranno fino al 6 aprile: anche Pasqua, come tutte le altre festività, sarà diversa – all’insegna della cautela e del massimo rigore. Potrebbero esserci anche delle piccole riaperture, ma tutto dipende dall’andamento della curva epidemiologica: per ora resta il coprifuoco, l’obbligo di mascherine (all’aperto e al chiuso), il distanziamento e il divieto di spostamento tra Regioni (anche quelle in zona gialla) fino al 27 marzo. Le nuove disposizioni verranno annunciate lunedì prossimo così tutti i cittadini avranno modo di organizzarsi: Draghi, a quanto pare, vuole “giocare” d’anticipo e pianificare ogni minimo dettaglio, soprattutto dopo il caos che ha generato la chiusura improvvisa (a meno 48 ore dalla riapertura) degli impianti sciistici. Tra le novità, come spiega il Corriere della Sera, per aiutare le categorie colpite e per velocizzare l’erogazione dei ristori, il nuovo Governo starebbe pensando di aprire la cabina di regia politica di Palazzo Chigi anche ai ministri economici. 

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Per ora, quello che pare certo è che anche in questo mese bisognerà essere prudenti. Nessun via libera.  “L’Italia si muove nel solco della linea europea di prudenza, di cautela e di primato della difesa del diritto alla salute. Questa valutazione ha portato il Governo, già lunedì scorso, ad approvare in Consiglio dei Ministri il decreto che proroga al 27 marzo il divieto di spostamento tra Regioni e il limite delle due persone per le visite alle abitazioni private in area gialla e in aria arancione. Credo sarebbe un grave errore se all’improvviso, senza una chiara evidenza scientifica, non confortata da robuste analisi tecniche, affrontassimo in modo diverso dalle grandi Nazioni a noi vicine la parte finale della lunga emergenza sanitaria che stiamo vivendo” – ha dichiarato il ministro Speranza in Parlamento.  “Non possiamo assolutamente abbassare la guardia – ha spiegato – Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto alla pandemia. Quello che esprimo è una valutazione condivisa, supportata dai nostri scienziati, dall’Istituto superiore di sanità, dal Consiglio superiore di sanità e dal nostro Comitato tecnico scientifico.

Nuovo Dpcm Draghi: cosa cambia per ristoranti e palestre e spostamenti

L’Italia divisa in zone colorate resta, ma molto probabilmente – come hanno chiesto alcuni Governatori – verranno modificati i parametri e gli indicatori che consentono “l’entrata e l’uscita” di una Regione/Provincia Autonoma da una fascia di rischio all’altra. 

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Per quanto riguarda i ristoranti, le continue richieste per le riaperture serali nelle zone gialle non sono state – almeno per ora – accolte. Per gli esperti il rischio di assembramenti e maggiore diffusione del virus è troppo alto, soprattutto in questo momento così delicato. Per palestre e piscine, invece, le regole dettate dal Cts per un allenamento in sicurezza ci sono, ma per gli scienziati è meglio slittare la riapertura o, nei migliori dei casi, fare in modo che le lezioni siano individuali. Ma anche questo dipenderà dall’andamento dei contagi e al momento non c’è nessuna data ufficiale per la riapertura. 

L’Italia resta suddivisa in zone colorate: arancione, rosso, giallo e ora anche arancione scuro/rafforzato. Ma con dei cambiamenti per quanto riguarda gli spostamenti e le seconde case. Chi vive in zona gialla o arancione può raggiungere le seconde case anche se si trovano fuori Regione, discorso diverso per tutti coloro che sono in fascia arancione scuro o rosso perché in questo caso c’è il divieto. 

Mostre, cinema, teatri: cosa cambia con il nuovo Dpcm 

Palestre, centri sportivi, piscine. Ma anche cinema, teatri, lavoratori del mondo dello spettacolo: tutte attività e categorie ferme da mesi. Nella giornata di ieri il ministro della Cultura Dario Franceschini ha incontrato gli esperti del Cts e, a quanto pare, ha proposto  la riapertura di cinema e teatri (in sicurezza) e l’ingresso nei musei e nei parchi archeologici anche nel weekend. La risposta degli esperti, spiega il Corriere della Sera, arriverà domani. Verrà dato il via libera o la richiesta verrà bypassata? Tra l’altro, il ministro della Cultura il 27 marzo (giornata mondiale del teatro) vorrebbe riaprire tutte le sale italiane in sicurezza: ricordiamo che le associazioni dei lavoratori dello spettacolo hanno messo a punto un protocollo severo per una ripresa in sicurezza. Mascherina FFp2 obbligatoria, biglietti nominativi da prenotare online, sanificazione delle sale e nessun pagamento alle casse: basteranno per la riapertura? 

 

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