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Omicidio Rega, americano bendato, le chat choc tra i Carabinieri: «Fategli fare la fine di Cucchi». L’Arma annuncia provvedimenti

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Frasi choc e affermazioni gravissime sarebbero emerse in alcune chat dei Carabinieri dopo il fermo del cittadino americano Gabriele Hjorth accusato dell’omicidio del Vicebirgadiere Cerciello Rega insieme ad un suo connazionale, Finnegan Lee Elder. Entrambi sono stati condannati all’ergastolo ma alla vigilia dell’inizio del processo d’appello è esploso un nuovo caso, stavolta per la vicenda riguardante il bendaggio in Caserma di uno dei due imputati, Hjorth nello specifico, di cui fu diffusa l’ormai nota foto. Adesso a far discutere sono proprio le chat tra i militari intercorse in quella circostanza. 

Americano bendato in caserma, le chat choc tra i Carabinieri: «Fategli fare la fine di Cucchi»

I Militari commentano così l’arrivo in Caserma dell’americano. Le frasi, come scrive oggi il Corriere della Sera, sono scioccanti: «Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto», scrive un militare nella chat. Alcuni colleghi ribattono: «Ammazzateli di botte». E ancora: «Speriamo che gli fanno fare la fine di Cucchi». Ma non finisce qui. Ecco altri passaggi: «Non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero».

Qualcuno si spinge ulteriormente oltre: «Bisogna squagliarli nell’acido». Tali conversazioni, è opportuno precisare, sono depositate agli atti nel processo a carico di Fabio Manganaro, il Carabinieri che finì sotto processo per la vicenda del bendaggio. Gli avvocati del militare spiegano comunque a La Repubblica che tali frasi “non sono riferibili a Manganaro” ma si tratta di “conversazioni intervenute tra altri militari”. L’imputazione, continuano i legali, riguarda “l’aver apposto un foulard a copertura degli occhi” e “non altro”.

L’Arma in una nota: «Presto provvedimenti»

Sui fatti e sulla pubblicazione delle chat l’Arma dei Carabinieri ha diffuso una nota. «L’Arma dei carabinieri ha appreso che sono stati depositati atti di un consulente esterno della Procura relativi ai contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l’Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l’adozione di provvedimenti di assoluto rigore».

 

 

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