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Scuola e assunzioni 2023 senza concorso: la proposta del ministro Valditara, cosa potrebbe cambiare

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Per la scuola si accelera sulla questione reclutamento con la possibilità delle assunzioni a tempo indeterminato nel 2023 senza concorso. La proposta, come riporta Italia Oggi, è stata elaborata e inviata alla Commissione europea dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara che pensa alla fase transitoria prima di far entrare a regime il nuovo sistema di reclutamento pensato dal governo Draghi.

Scuola, assunzioni 2023 senza concorso: la proposta del ministro Valditara

Per le assunzioni degli insegnanti, con la regolarizzazione dei precari storici chiesta da tempo dai sindacati e anche nel confronto avvenuto con il Mim nel nuovo anno, serve l’approvazione dell’Europa essendo, quello del reclutamento, un tema di riforma all’interno del Pnrr. Le assunzioni a tempo indeterminato, secondo la proposta di Valditara, dovrebbero avvenire direttamente dalle graduatorie per le supplenze, ma gli insegnanti dovranno avere determinati requisiti.

Per le annunciate assunzioni dei 70mila docenti attraverso i concorsi con il nuovo sistema di reclutamento con la formazione universitaria occorrerà così attendere il 2025 perché i tempi sono stretti. I dettagli della proposta di Valditara per le assunzioni 2023 senza concorso. La proposta di Valditara indirizzata alla Commissione europea ha al centro le assunzioni 2023 senza concorso e con un anno di prova. Il meccanismo di reclutamento prevederebbe l’accesso all’anno di prova dei docenti inseriti nelle Graduatorie provinciali delle supplenze che al momento vengono assunti con contratto a tempo determinato perché non di ruolo.

Il reclutamento dei nuovi insegnanti

Il meccanismo transitorio di reclutamento, in attesa della riforma vera e propria, dovrebbe essere in vigore solo per il prossimo anno scolastico 2023/2024 e interesserà i docenti supplenti precari della scuola, ma non tutti. Saranno assunti, qualora dovesse esservi il via libera dell’Europa, i precari:

  • con almeno tre annualità di servizio;
  • possesso dei 24 Cfu.

I docenti verrebbero assunti da settembre 2023 e l’anno scolastico fungerebbe da anno di prova e formazione. Durante la formazione verrebbero acquisiti ulteriori Cfu. Al termine dell’anno scolastico gli insegnanti con contratto a tempo determinato, per passare all’indeterminato ed entrare di ruolo, dovranno superare un test scritto e un colloquio. Il sistema provvisorio per il reclutamento dei docenti precari riguardano la scuola secondaria di primo e secondo grado, quindi medie e superiori. Sempre secondo quanto riporta Italia Oggi, se la Commissione europea dovesse dare il via libera al sistema transitorio per le assunzioni a tempo indeterminato nella scuola, le nuove regole dovrebbero rientrare nel nuovo decreto Pnrr atteso per la prima settimana di febbraio.

Concorso straordinario bis del milleproroghe

Intanto Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato al Senato degli emendamenti al testo in conversione del decreto Milleproroghe per modificare il concorso straordinario bis, intervenendo in particolare sul comma 9-bis dell’articolo 59 del decreto 73 del 2021. La norma prevede un concorso su posti comuni per gli insegnanti con tre anni di servizio negli ultimi cinque e la creazione di una graduatoria regionale per titoli e prova senza punteggio minimo. 

I docenti assunti sulla base dei posti previsti svolgono un anno di formazione e prova. Al termine dell’anno, dopo il test finale, vengono immessi in ruolo nella medesima scuola dove hanno svolto l’anno di formazione. Il concorso si è svolto nel 2022, ma non tutti gli insegnanti hanno iniziato l’anno di formazione per alcuni ritardi pertanto gli emendamenti del Milleproroghe vogliono portare a una proroga di coloro che sono inseriti nelle graduatorie concorsuali. Ricordiamo che il decreto Milleproroghe prevede anche la pubblicazione del bando per il concorso scuola insegnanti di religione entro l’anno.

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