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Stop ai rave party: fino a 6 anni per chi li organizza. E linea dura per navi ONG e immigrazione

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Niente trasferte per i tifosi della Roma e del Napoli, ad annunciarlo è il primo ministro Piantedosi.

Linea dura quella che intende adottare il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ne sono un esempio i provvedimenti sui rave party e il ritorno, nel dibattito politico, delle tanto discusse Ong. Per quel che riguarda i rave party, organizzare e prendere a queste feste adesso diventa un reato specifico, il 434-bis del Codice penale, punibile con pene che vanno fino a sei anni di reclusione. Ma non solo, previste anche multe salate. 

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Organizzare o partecipare ad un rave party diventa reato 

Come anticipato, organizzare e prendere parte ad un rave diventa un reato specifico, punibile con fino a sei anni di reclusione e con delle salate multe. È questa la prima stretta del governo di centrodestra durante il primo consiglio dei ministri. È curioso come la misura sui raduni illegali si inserisca proprio nel giorno dello sgombero, senza scontri, dell’evento di Modena che ha richiamato la presenza di numerosissimi giovani. Con l’attuazione di tale provvedimento non è inoltre da escludere la confisca, il sequestro di camion, furgoni e sound system, come ha spiegato lo stesso ministro durante la conferenza stampa: ‘Confidiamo nell’effetto deterrenza della sanzione accessoria della confisca obbligatoria dei mezzi che vengono usati per organizzare questi eventi’. 

La pena

Ma cosa rischia chi organizza o promuove questo tipo di raduni? È prevista la reclusione da tre a sei anni e la multa da 1.000 a 10.000 euro. La pena fino a sei anni consente di disporre delle intercettazioni per prevenire e contrastare i rave mentre per il solo fatto di partecipare al raduno la pena è diminuita. 

Le Ong

Linea dura anche per quel che riguarda le Ong battenti bandiera estera. Passate un attimo in secondo piano a causa dell’emergenza sanitaria, adesso il tema ritorna ad infiammare gli animi e a far discutere. Alla luce del nuovo governo di centrodestra, stop alle navi di altri paesi europei che portano migranti nella Penisola, i porti resteranno, infatti, chiusi.  

 

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