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Pomezia, continua la ‘guerra social’ tra sindaco e assessori: Raspa e Sorrentino replicano a Fucci

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E’ un botta e risposta che viaggia su Facebook, quello tra il sindaco di Pomezia Fabio Fucci e due dei suoi assessori, Giuseppe Raspa e Daniela Sorrentino.

Lo scambio di accuse ha ora un nuovo “episodio”, con la replica degli assessori alle lamentele del sindaco, che ha bollato come assenteisti Raspa e Sorrentino.

“Noi non siamo “ribelli” – scrivono a firma congiunta sui propri profili Facebook – Siamo semplicemente coerenti ai nostri principi, all’attività passata, alla nostra Città, al mandato affidato dai cittadini al Gruppo M5S di Pomezia. Chi si è “ribellato” rispetto la strada che stava percorrendo non siamo noi, ma altri.
Partecipiamo alle riunioni della giunta, che si tengono due volte a settimana, per quanto ci è possibile. Abbiamo partecipato sia questa che la scorsa settimana (altro che “da mesi”). Non possiamo essere sempre presenti perché fortunatamente abbiamo un lavoro come è dimostrato dal fatto che prendiamo indennità diversa dagli altri assessori. Fucci lo sapeva bene. Ora (Fucci, ndr) fa finta di scordarlo. Nonostante Fucci, in riunione con il gruppo M5S, abbia affermato che chi della giunta non è d’accordo con il suo cambio di direzione non verrà totalmente informato durante le riunioni di giunta (di fatto creando due gruppi all’interno della stessa giunta), noi partecipiamo quando possibile alle riunioni”.


La polemica continua con delle ‘precisazioni’.

“Non prendiamo lezioni da nessuno in fatto di etica e moralità verso i cittadini e non aggiungiamo altro per decenza.
Noi continuiamo a dare il nostro impegno portando avanti le attività esattamente come prima, percependo una indennità parziale. Relazioniamo le attività svolte durante le riunioni ma ora fa finta di scordare anche questo o probabilmente si distrae.
Se durante le riunioni ha deciso di non informarci totalmente, non capiamo perché chieda il nostro contributo in sede deliberatoria, attività che impegna pochi minuti la settimana. Capiamo che da fortemente fastidio la coerenza di non firmare atti sapendo che, per sua scelta, non veniamo totalmente informati. Se tale coerenza da fastidio, può revocarci l’incarico, senza millantare assenteismo per qualche minuto a settimana. In ogni caso, come abbiamo già avuto modo di dire all’interessato, non è nostro interesse porre ostacoli a chi ha titolo di dare indirizzi alla città tramite le delibere di giunta. Delibere che saranno giudicate dai cittadini”.

Raspa e Sorrentino non nascondono la loro rabbia e delusione, informando pubblicamente i cittadini della insanabile frattura che si è andata a creare in quello che una volta sembrava essere un gruppo granitico.

Adesso ci si aspetta la ‘prossima puntata’ (sempre sui social…): quali altri vasi di Pandora verranno scoperchiati?

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