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Pomezia, Latium Vetus vince al Tar per l’esclusione dall’Estate Pometina: il Comune dovrà riesaminare la proposta

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Comune di Pomezia nominato commissario prefettizio

Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha dato ragione all’Associazione Latium Vetus che aveva presentato ricorso circa l’esclusione, per non ben specificati motivi, dal programma delle manifestazioni estive del Comune di Pomezia. Un caso già avvenuto in passato come ricorderete (non certo senza polemiche) ma che stavolta ha spinto il gruppo Presieduto da Giacomo Castro ad andare oltre per far valere le proprie ragioni. 

Ebbene, il Tar, in data odierna, si è espresso contro il Comune di Pomezia che ora dovrà riesaminare il progetto presentato da Latium Vetus. Due i motivi della decisione: il primo è ravvisabile nella mancata «preventiva predisposizione di criteri cui l’amministrazione deve attenersi nella scelta dei beneficiari» per ciò che riguarda l’accoglimento o meno di proposte da parte dell’ente (in questo caso destinate alla rassegna di eventi estivi); questo perché «il carattere necessariamente limitato delle risorse a disposizione dell’amministrazione impone che sia possibile il controllo e la verifica delle ragioni dell’impegno di spesa, affinché l’erogazione non dia luogo ad ingiusti favoritismi». In parole povere, senza un regolamento con relativi parametri da soddisfare, e conseguente attribuzione di un punteggio, ogni scelta da parte dell’amministrazione potrebbe risultare “discrezionale”. 

Del resto la stessa Associazione, all’indomani dell’esclusione, aveva denunciato uno «scenario inquietante perché, come già denunciato in passato, le decisioni se accettare o meno i progetti dei comitati e delle associazioni, sottoponendoli a cofinanziamento, vengono prese direttamente dalla Giunta comunale del Movimento 5 stelle Pomezia, in base ad una procedura e ad un regolamento comunale fortemente in dubbio di illegittimità, adottato nel 2007 dalle vecchie giunte di sinistra ma poi mantenuto sia dalla giunta Fucci che dall’attuale giunta Zuccalà». E ancora: «Ecco la modalità. Trasparenza Zero. Per l’approvazione dei progetti non sono stati “predeterminati i criteri” di approvazione, non sono stati attribuiti punteggi, non è stata fornita alcuna motivazione inerente alla valutazione e all’accettazione o meno delle richieste di cofinanziamento. Tutto viene deciso nelle stanze della politica. La giunta di Pomezia in questo ultimo anno non ha accolto né cofinanziato alcun progetto presentato dall’Associazione Latium Vetus. Questo dà adito ad alcuni legittimi interrogativi».

In secondo luogo, scrivono i giudici della seconda sezione, «i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti»: in pratica non dovrebbe essere la Giunta a prendere questo tipo di decisioni, ma il Dirigente.

Cosa potrebbe succedere ora

Adesso, con tutta probabilità, l’amministrazione dovrà correre ai ripari in quanto la sentenza potrebbe fare da apripista ad altri ricorsi; in effetti, appena due giorni fa, il Movimento 5 Stelle di Pomezia pubblicava il seguente post: «Conclusa da poco la Commissione Cultura dove si è discusso di alcune revisioni al regolamento agevolazioni che permetterà un iter più snello per la richiesta di agevolazioni per eventi da programmare sul territorio che non rientrano nei bandi specifici». Che vi sia un nesso tra le due questioni?

Latium Vetus esclusa dall’estate pometina: Comune spende 5.000 per l’avvocato

Al di là comunque di come si concluderà questa vicenda un dato va intanto riportato, ovvero quello della spesa effettuata dal Comune di Pomezia per sostenere il contenzioso dinanzi al Tar con Latium Vetus. Poco meno di 5.000 euro come si evince dalla determina 907 del 9 luglio 2019 per l’affidamento all’avvocato scelto per difendere l’ente. E pensare, ironia della sorte, che, stando a quanto comunicatoci da Giacomo Castro, l’Associazione aveva richiesto un contributo di appena 800 euro. Insomma, non proprio un buon affare per i conti pubblici. 

Estate Pometina 2019, il Tar condanna il Comune. Il comunicato di Latium Vetus

Sul caso Latium Vetus ha diramato poco fa la seguente nota. «Con l’ordinanza cautelare emessa il 18 luglio 2019, il TAR del Lazio ha condannato il Comune di Pomezia. I giudici amministrativi hanno, infatti, accolto in via d’urgenza il ricorso di Associazione Latium Vetus dopo l’ennesima esclusione del progetto di quest’ultima dalla programmazione degli
eventi dell’Estate Pometina 2019. Come si ricorderà, dopo le precedenti esclusioni dal “Natale Pometino 2018” e dalla “Festa della Fondazione”, a maggio il Comune di Pomezia aveva rigettato il progetto dell’associazione per le
manifestazioni estive con la solita, contestata, procedura: la scelta dei progetti tramite atto discrezionale della giunta comunale, senza la predeterminazione di alcun criterio ed in assenza di alcuna motivazione e/o punteggi assegnati alle proposte pervenute».

«A nulla erano valse le missive inviate dall’associazione – rimaste peraltro senza alcuna risposta – e le critiche sulla procedura seguita dal Comune, difeso a mezzo stampa lo scorso gennaio perfino dal Sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, del Movimento 5 Stelle. Ora però, sulle procedure seguite dal Comune di Pomezia e sulla delibera di giunta num. 127/2019 per l’approvazione del programma degli eventi estivi, si abbatte la scure della Seconda sezione bis del Tribunale amministrativo, che getta pesanti interrogativi sulla legittimità dell’intera procedura
seguita a Pomezia da tutte le giunte degli ultimi dodici anni per il reperimento di proposte di eventi da sottoporre a contribuzione».

Il TAR infatti, “ritenuto che il ricorso [di Associazione Latium Vetus] presenta un apprezzabile fumus” (presunzione dell’esistenza di sufficienti presupposti per applicare un istituto giuridico, ndr) – parole pesanti – ha accolto la domanda cautelare presentata da Latium Vetus ordinando all’amministrazione comunale il riesame del progetto dell’associazione, “poiché il carattere necessariamente limitato delle risorse a disposizione dell’amministrazione impone che sia possibile il controllo e la verifica delle ragioni dell’impegno di spesa, affinché l’erogazione non dia luogo ad ingiusti favoritismi, risultando imprescindibile,…, la preventiva predisposizione di criteri cui l’amministrazione deve attenersi nella scelta dei beneficiari».

«Sono anni che denunciamo queste procedure (discriminatorie? prive di trasparenza?) seguite dalla giunta comunale di Pomezia” dichiara Giacomo Castro, Presidente di Associazione Latium Vetus. «Ora ci aspettiamo che l’amministrazione si attenga a quanto ordinatole dal Tribunale Amministrativo e riesamini il progetto da noi presentato. Ad ogni modo il procedimento giudiziario continuerà: puntiamo infatti ad esaminare nel merito la legittimità dell’intera procedura seguita dal Comune e del relativo regolamento comunale, per fare piena luce ed in caso, ripristinare la legalità. Per chiudere un’ultima considerazione. La giunta comunale di Pomezia ha bocciato il nostro progetto che prevedeva una serie di visite culturali alla scoperta del nostro territorio (ci vuole un certo coraggio!) negandoci un contributo complessivo di 800 euro, per sostenere costi legali ben superiori nel tentativo di difendere la propria (insostenibile?) posizione. Ci chiediamo se anche questo sia o meno
uno spreco di soldi pubblici».

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