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Pomezia, prigionieri delle barriere architettoniche (seconda parte: Torvaianica)

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Seconda parte del nostro reportage sulle barriere architettoniche a Pomezia. Il litorale, complice l’avvio della stagione estiva, è tornato al centro del dibattito cittadino per tutta una serie di tematiche, non ultimo proprio quello relativo all’accessibilità.

In otto punti, corrispondenti ad altrettanti passaggi a mare, è indicata la possibilità per i diversamente abili di accedere alla spiaggia; qui è a disposizione la cosiddetta sedia job da richiedere direttamente al bagnino. Abbiamo provato il servizio: funziona, ma una vera e propria assistenza a 360° non c’è.

Pomezia: prigionieri delle barriere architettoniche (PRIMA PARTE)

Manca però, con rare eccezioni, il parcheggio disabili in corrispondenza di tali accessi particolari che consentirebbe, seppur parzialmente, di limitare i disagi causati dalla totale mancanza di marciapiedi specie nelle zone periferiche. Una “dimenticanza” abbastanza grave, sopratutto per l’esiguo costo che comporterebbe un intervento simile. E ancora. Alcuni passaggi sono troppo stretti anche ai pedoni (figuriamoci ai diversamente abili!); i primi tre, com’è noto, sono a tutt’oggi chiusi. Altri ancora presentano sbarre, sebbene l’accesso venga garantito. Poi ci sono le “oasi nel deserto”, come il passaggio numero 4 nella zona di Campo Ascolano: una passerella nuova di zecca, anche ben tenuta, ma totalmente inaccessibile a causa della mancanza di parcheggi “regolari”.

Il picco dei disagi si ritrova, ancora, all’ormai noto passaggio a mare n. 15 dove l’amministrazione, in attesa di risolvere il pasticcio “dell’errato progetto” legato all’ex Las Vegas, «ha voluto mettere una pezza ma in modo vergognoso», ci dice Roberto Camerota di CasaPound, “armato” di stampelle che ha provato invano ad accedere alla spiaggia. Per lui e il suo movimento questa è una delle battaglie storiche. «La rete lasciata dal Comune impedisce l’ingresso quasi ai pedoni figuriamoci ad una carrozzella. E se ci fosse un’emergenza? Dove passerebbero i mezzi di soccorso?», senza contare, anche qui, l’assenza di passaggi pedonali unita ad un senso di abbandono più presente che in altri punti. Accedere alla spiaggia del resto è veramente un’impresa: superato il passaggio a mare, un’enorme duna delinea due sentieri angusti con i quali arrivare vicini all’acqua. Per ciò che riguarda invece la cura e l’attenzione all’arredo urbano, questi ultimi li ritroviamo in definitiva solo nella fascia centrale: rampe, marciapiedi, ampiezza della passeggiata – sia in strada che lato mare – sono da ritenersi in buone condizioni nonché idonei allo scopo. Man mano che ci si allontana da Piazza Ungheria, sia verso Campo Ascolano o verso Ardea, le criticità però aumentano. Non ci sono marciapiedi, qualcosa sembrerebbe muoversi nel tratto tra Via Atene e Via Vienna, e i pedoni spesso sono costretti a passare sulla carreggiata considerando che gli stalli blu finiscono a ridosso della sabbia. Perfino nei centralissimi Uffici Postali ci si è dimenticati di completare il marciapiede, dove oggi l’asfalto “a regola d’arte” convive con buche, radici e smottamenti semi nascosti.

Risponde il Comune

Sul lungomare quasi tutti i passaggi a mare contraddistinti dal cartello “accesso per disabili” sono sprovvisti su strada del relativo posteggio riservato: considerando che in molte zone di Torvaianica, allontanandosi dal centro, non vi sono marciapiedi, potrebbe essere questa una soluzione per facilitare l’ingresso alle persone con disabilità alla spiaggia?

«Sono stati istituiti quest’anno diversi nuovi parcheggi per disabili su tutto il lungomare, molti di questi corrispondono agli accessi a mare poi dotati di passerelle e sedie job. Questo permette a chi ha difficoltà motorie di raggiungere la spiaggia nella maniera più confortevole possibile. Abbiamo inoltre già progettato e saranno realizzati a breve 4 passaggi protetti che portano dal parcheggio di scambio di piazza Kennedy al lungomare».

I bagni chimici istallati dal Comune sono accessibili alle persone diversamente abili? Se no, è previsto un intervento aggiuntivo del Comune?

«I bagni posizionati sulle spiagge pubbliche sono strutture omologate per i disabili. Sono in fase di perfezionamento le ubicazioni. Ritengo che sia un servizio veramente innovativo per le spiagge libere, a questi si aggiungeranno fontanelle e doccette, che dopo diversi anni torneranno disponibili sulle passeggiate a mare».

Abbiamo constatato la disponibilità presso le postazioni, otto in tutto se non sbagliamo, dei bagnini delle “sedie job”: è possibile un’estensione di entrambi i servizi per i prossimi anni?

«L’appalto che abbiamo avviato con questa amministrazione dura 5 anni e prevede diversi servizi come le torrette di guardia sulle spiagge libere fornite appunto di sedie job, defibrillatore, kit di pronto soccorso e passerelle per raggiungere la spiaggia. Non escludiamo la rimodulazione o l’aggiunta di servizi al fine di ottimizzare la fruibilità delle spiagge».

Molti accessi a mare presentano ad ogni modo alcuni problemi: ad esempio al numero 15 il passaggio è molto stretto e pone interrogativi anche per un eventuale accesso dei mezzi di soccorso. Altri sono interdetti o chiusi…

«Sui passaggi a mare la situazione è la più disparata. Alcuni risultano essere ancora di proprietà privata, addirittura delle ditte che hanno eseguito i lavori di costruzione delle case. È un lavoro lungo di ricognizione ed esproprio che stiamo portando avanti».

I nuovi accessi realizzati a Campo Ascolano e Villaggio Tognazzi due anni fa non sono serviti da parcheggi. Cosa si può fare? Nell’area, com’è noto, domina piuttosto una sosta selvaggia più volte segnalata alle istituzioni alla quale però nessuno sembra voler metter mano. Ad esempio: perché non scoraggiarla con interventi della Polizia Locale?
Il Sindaco non ha risposto a questa domanda.

Manutenzione. Molti marciapiedi di Pomezia e Torvaianica, laddove presente una discreta pavimentazione, sono comunque invasi dall’erba: sono previsti interventi in tal senso?

«Abbiamo già avviato un intervento di recupero del verde stradale che quest’anno ha afflitto praticamente tutti i comuni, essendo i mesi scorsi molto piovosi e soleggiati a giorni alterni. Ricordo comunque che nonostante quest’anno si sia dovuti intervenire con una soluzione ad hoc, dall’anno prossimo avremo un nuovo appalto che siamo sicuri garantirà qualità e quantità degli interventi su tutto il territorio».

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