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Pomezia, scoppia il caso Tari: il Comune anticipa di due mesi le scadenze, rabbia tra i cittadini

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Pomezia, Tari. Avevamo accolto positivamente l’annuncio del Comune di Pomezia circa la riduzione per l’anno 2019 della bolletta sui rifiuti. A metterlo “nero su bianco” era stata nei giorni scorsi l’amministrazione nel corso della commissione servizi finanziari e tributi, patrimonio e partecipate tenutasi lo scorso 14 febbraio. «Tra le novità di quest’anno c’è proprio una diminuzione della tassa rifiuti (Tari) di oltre il 5% per tutte le famiglie e per le imprese», puntualizzava il Movimento 5 Stelle dando seguito alle anticipazioni fornite dell’Assessore Ielmini ad inizio anno.

Ora però, in attesa di conoscere gli importi effettivi della Tari,  spunta una sorta di beffa. A fronte di questo sconto i cittadini si sono ritrovati con una bruttissima sorpresa: l’anticipo di ben due mesi sulle scadenze per i pagamenti. C’è da dire che le nuove date sembrano riguardare molti Comuni italiani: ad ogni modo abbiamo chiesto al Comune delle spiegazioni inviando all’ufficio stampa le nostre domande.

Pomezia, Tari: anticipate le scadenze, deadline ad aprile ed ottobre. E scoppia la protesta

Ed ecco la brutta notizia. Come riportato sul sito del Comune di Pomezia la 1° rata della Tari a Pomezia andrà pagata entro il 30 aprile 2019 (anziché entro la fine di giugno) così come per chi deciderà di versare in un’unica soluzione. Anche la seconda rata è stata anticipata al 30 ottobre 2019 anziché a fine dicembre. Comprensibile dunque la protesta dei cittadini dato che grazie alla precedenti scadenze si era agevolati dal ricevimento di quattordicesima e tredicesima in busta paga. Senza contare lo scarsissimo preavviso: l’annuncio del Comune è del 19 marzo, praticamente poco più di un mese di preavviso. Con buona pace di chi, con tante difficoltà, deve pianificare il bilancio familiare. Insomma, il Comune con una mano dà e con l’altra riprende. E pure in anticipo. 

Tari in anticipo: la rabbia dei cittadini

Appresa la notizia è già montata la protesta in città. Questi alcuni (mal) umori raccolti dalla redazione. «Ma non era il 30 giugno e il 30 dicembre? Per secoli è stato così ora cosa è cambiato?», scrive un cittadino. Altro commento: «La gente pagava con i soldi che prendeva in più con 13′ e 14′ e voi cambiate le scadenze!!! Fenomenali!». E ancora: «Buongiorno, scopro oggi che il Comune di Pomezia ha deciso di anticipare ad Aprile e ad ottobre la scadenza della TARI. Questo lo reputo un comportamento SCORRETTO, e MIOPE. Scorretto perché l’avviso avviene ad un mese dalla scadenza, e MIOPE perché non si rendono conto che le vecchie scadenze di Giugno e Dicembre coincidevano con la 14esima e la 13esima busta paga, alleggerendo di fatto questa tassa. Ora molti cittadini si ritrovano questa tassa tra capo e collo, e con un minimo di preavviso. Vi chiedo di chiedere lumi al Sindaco e di ravvedersi sulle scadenze».

E c’è chi va perfino oltre: «Lo hanno fatto apposta perché molti non potranno pagare ad Aprile, e saranno costretti a pagare a Giugno con tanto di multa, vanificando di fatto il tanto sbandierato risparmio del 5%. E’ un comportamento a mio avviso oltremodo scorretto».

 

 

 

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