Home » News » Proroga Superbonus al 2023: cos’è, come funziona, come fare domanda e chi ne ha diritto

Proroga Superbonus al 2023: cos’è, come funziona, come fare domanda e chi ne ha diritto

Pubblicato il
superbonus 110% introdotti i nuovi massimali

Proroga Superbonus al 2023. Via libera dal Consiglio dei ministri alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2021. La Nota prende atto del miglioramento degli indicatori di crescita e deficit “e definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, che avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2022-2024, in stretta coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm. Tra i provvedimenti anche la proroga del Superbonus al 2023.

Proroga Superbonus al 2023, via libera del Governo

«Il percorso programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si interverrà sugli ammortizzatori sociali e sull’alleggerimento del carico fiscale. Sarà possibile gestire ulteriori interventi di sostegno alla crescita economica del Paese», si legge nella nota stampa diffusa dal Governo.

Cos’è, come funziona, scadenze

L’incentivo consiste in una detrazione del 110% che, ad oggi, si applica sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. E’ da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2022, in quattro quote annuali di pari importo. Per i condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2022 qualora siano stati completati almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022.

Il beneficiario può decidere anche di esercitare l’opzione dello sconto in fattura. In questo caso l’impresa o le imprese che hanno effettuato i lavori applicano uno sconto fino al 100% del valore della fattura e il cittadino effettua così i lavori senza alcun esborso monetario. L’impresa si vedrà in questo modo riconosciuto un credito d’imposta pari al 110% dell’ammontare dello sconto applicato. Sconto da utilizzare sempre in quote annuali di pari importo cinque (o in quattro per le spese sostenute nel 2022).

Leggi anche: Superbonus, importanti novità nel Decreto Semplificazioni: lavori con CILA e no stato legittimo immobili

 

Impostazioni privacy