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Prossima variante Covid, l’allarme degli scienziati: “Potrebbe essere più letale”

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Tampone Covid

Covid. Di recente la direttrice del Centro Europeo per le malattie Ecdc, Andrea Ammon, ha voluto smorzare gli entusiasmi delle ultime settimana generati dall’allentamento delle restrizioni e dall’abbassamento della curva pandemica. Ha, infatti, dichiarato che “la pandemia non è finita”, aggiungendo poi che “è probabile che questo Covid-19 rimanga con noi”.

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Endemia o nuove varianti?

Ora, che il virus dovesse diventare endemico e quindi portare ad una convivenza più o meno pacifica è un’inflazione che circola ormai da tempo tra gli esperti. Ma Ammon ha aggiunto anche un altro particolare: ”Non è detto che Omicron sia l’ultima variante che vediamo”. Sempre negli ultimi tempi, voci disparate provenienti dalle accademie inglesi e non, sembrano più o meno allinearsi sull’idea. Il forte allentamento delle restrizioni da quelle parti, ha infatti fatto insospettire gli studiosi, anche quelli più ottimisti. 

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Cosa potrebbe aspettarci in futuro

E’ il caso specifico del professor Mark Woolhouse, dell’Università di Edimburgo, il quale afferma che non è più sopportabile l’idea che tutto ciò che viene dopo Omicron debba essere per forza più lieve e mite. Anzi, il professore sottolinea che “Omicon non derivava da Delta, bensì da una parte completamente diversa dell’albero genealogico del virus. E dal momento che non sappiamo da dove verrà una nuova variante nell’albero genealogico del virus, non possiamo sapere quanto possa essere patogena. Potrebbe esserlo meno ma potrebbe, altrettanto facilmente, esserlo anche di più”.

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