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Rientra ubriaco e picchia a morte la moglie e il figlio 14enne: poi aizza contro di loro il pitbull

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Roma, costretta a leggere la Bibbia e a tatuarsi il volto

Roma. Un incubo da cui era impossibile fuggire, perché dentro le mura domestiche. La donna, assieme ai figli, era intrappolata dentro casa e subiva continuamente gli abusi, le violenze e le aggressioni del marito. Non si è trattato di un episodio isolato, l’ultimo denunciato. Al contrario, la moglie ha dichiarato che le violenze erano diventate quasi una routine, e che infine avevano finito per coinvolgere anche i loro due bambini. 

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Roma, aggressioni multiple in casa

Per questo, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un uomo, romano di 55 anni con le accuse di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Aggressioni fisiche continue: calci e pugni, che, successivamente, hanno riguardato anche i loro 2 figli. Le denunce, però, sono state successivamente ritirate dalla donna, che sperava in una redenzione del compagno. Spesso accade così, che la vana speranza di un cambiamento o di una redenzione, oppure la paura stessa, spingano a ritirare denunce. Ma chi si comporta in questo modo, non cambierà mai. C’è qualcosa che rode dentro, un tarlo maledetto, una debolezza che diventa aggressione e violenza nei confronti di coloro che si dovrebbero amare e proteggere. 

Rientra, picchia a morte la moglie e le aizza il cane contro

La figlia, tra le altre cose, a causa della difficile situazione familiare, aveva già da tempo deciso di andare a convivere con il ragazzo. Ma la madre e il fratellino piccolo di 14 anni hanno continuato a vivere in quell’incubo. L’epilogo si sarebbe verificato nella giornata del 24 dicembre scorso. Quel giorno era presente anche la sorella della donna. Il 55enne dopo esser rincasato, a seguito di un pranzo con gli amici, era in evidente stato di alterazione. Tale che sarebbe bastata una frase a lui non gradita per far esplodere nuovamente le violenze. A quel punto ha afferrato con violenza la donna, le ha fatto sbattere più volte la testa sul lavandino e, come se non bastasse, ha continuato a tirarle pugni su tutto il corpo. Poi, il 55enne le avrebbe aizzato contro il proprio cane razza pitbull che l’ha azzannata più volte alle gambe. Stessa sorte per il figlio e per la cognata, intervenuti in difesa della donna e, in un secondo momento, anche per la figlia e il fidanzato, che erano andati a fare una visita in occasione della vigilia di Natale, trovandosi nel bel mezzo dell’aggressione.

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L’arresto

Solamente dopo essere stati tutti dimessi dall’ospedale con prognosi fino a 25 giorni, la donna ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri per sporgere l’ennesima denuncia nei confronti del marito, decisa, questa volta, ad andare fino in fondo. E’ la triste storia dell’ennesima violenza sulle donne e sui minori, nel luogo paradossalmente ”più sicuro”, la propria casa. Quando la paura e la tensione serpeggiano, la denuncia è d’obbligo, non è necessario arrivare a tanto per avere la conferma di un fatto già di per sé evidente. Nessuno si redime, nessuno cambia dall’oggi al domani. L’uomo è stato condotto nel carcere di Pesaro.

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