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Roma, addio ai bus Israeliani: tornano ‘in patria’ senza aver fatto nemmeno 1km

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bus Israeliani

Siamo ormai pronti a dire addio ai 70 bus Israeliani che Atac aveva noleggiato da Tel Aviv e che, a causa di problemi con l’immatricolazione nelle motorizzazioni della penisola, avevano iniziato a fare da spola tra l’Italia e la Germania. Insomma, dei bus che ormai Roma non vedrà mai in servizio. 

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Gli utenti del trasporto pubblico romano ormai possono salutarli mente attendono i bus alle fermate sotto il sole cocente; i bus israeliani, presi in affitto da Tel Aviv, non arriveranno più. Facciamo però qualche passo indietro e ripercorriamo insieme la vicenda.

La gara deserta

Nel 2018 Atac ha bandito una gara per l’acquisto di 320 nuovi bus alimentati con motorizzazione diesel Euro 6; il primo contratto applicativo prevedeva una fornitura di soli 125 mezzi, per poi raggiungere il quantitativo totale di 320 vetture.

Tempi?

Era previsto l’arrivo dei primi mezzi ad inizio 2019, ma come tutti noi ben sappiamo, la gara è andata deserta, complicando non poco il piano di concordato.

La gara Consip

Inizialmente era previsto l’arrivo tramite la gara bandita da Consip di soli 58 bus a metano; l’esito del bando per i nuovi 320 mezzi però ha determinato l’aumento del quantitativo di vetture ordinate tramite Consip, raggiungendo quota 227 bus (di cui 91 a metano). Nonostante l’ordine sia stato ufficializzato ad agosto 2018, i bus ancora devono arrivare a Roma a metà 2019.

I bus a noleggio

Per compensare l’assenza di quasi 100 bus tra la gara andata deserta e la gara Consip, il Comune di Roma ha deciso con Atac di noleggiare dei bus per un periodo di 12-18 mesi tramite un avviso pubblico. Hanno proposto mezzi da noleggiare ben 7 diverse aziende; Atac ha deciso di noleggiare 38 bus nuovi (di cui 20 vetture corte) da Cialone Tour, alimentati con motorizzazione diesel Euro 6, che sono già in servizio da febbraio 2019, oltre a ben 70 Volvo provenienti da Israele (Tel Aviv) a fronte dei 100 proposti.

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Quest’ultimi hanno avuto problemi con l’immatricolazione nelle motorizzazioni italiane, che hanno ritardato molto l’immissione in servizio, determinando la risoluzione del contratto. Il problema alla base del rifiuto delle motorizzazioni italiane di immatricolare questi mezzi dovrebbe risiedere nel fatto che si tratta di bus extra-UE con motore Euro 5.

È da sottolineare come siano state rifiutate da Atac offerte come 30 bus Euro 5 di provenienza europea, 27 Volvo ibridi di provenienza europea e 100 veicoli Euro 6 proposti dalla società Troiani. Nel frattempo che Atac ha rescisso il contratto con Basco, società che aveva acquistato i mezzi da Israele per affittarli ad Atac, ci troviamo con ben 60 dei mezzi che devono arrivare con Consip fermi a Bologna perché il Comune di Roma non riesce a trovare una formula per cederli ad Atac; da piano di concordato era previsto un comodato d’uso gratuito. In aggiunta, la gara per i nuovi 240 bus ibridi è stata prorogata per la seconda volta ed il termine delle offerte è slittato ad inizio settembre, cosa che poco ci rassicura.

Dal Blog OdisseaQuotidiana

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