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Roma, gli rubano il cellulare e lo minacciano con un coltello: ‘Dacci i soldi e te lo ridiamo’

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rapina

Prima gli hanno sottratto il cellulare, uno smartphone di ultima generazione, poi, non appena il ragazzo si è accorto di averlo “perso”, si sono offerti di restituirglielo, salvo poi rapinarlo. E’ successo a Roma, il 16 gennaio scorso, giorno in cui i Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno, al termine di una rapida indagine, sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino straniero di 24 anni, senza fissa dimora e con precedenti, ritenuto responsabile di tentata estorsione e rapina aggravata in concorso.

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Vieni con noi, ti ridiamo il cellulare: ma era una scusa per rapinarlo

Il turista straniero, arrivato alla stazione Termini, si è accorto di aver perso il cellulare. Pur guardandosi attorno, del suo telefono non c’era traccia: volatizzato. In pochi istanti l’uomo è stato avvicinato da tre stranieri che gli hanno chiesto dei soldi in cambio della restituzione dello smartphone. L’uomo, pur di riaverlo, ha seguito il gruppetto in un vicolo, dove gli stranieri hanno estratto un coltello e hanno minacciato il turista. L’uomo è stato quindi stato costretto a consegnare anche  120 euro in contanti e il suo orologio prima che i tre rapinatori fuggissero a piedi. Il turista, senza soldi e senza telefono, ha chiesto aiuto e fatto contattare il 112: in pochissimi minuti è giunta sul posto una pattuglia di Carabinieri, ai quali l’uomo ha raccontato quello che era successo. 

L’intervento dei carabinieri

Dopo aver raccolto la sommaria descrizione degli autori, i militari sono partiti alla ricerca dei tre e poco dopo in via Filippo Turati, hanno rintracciato uno degli autori della rapina, un 24enne straniero, vestito nel modo indicato dalla vittima e con addosso la somma sottratta. Successivamente il ragazzo è stato anche riconosciuto dalla vittima. Il 24enne è stato accompagnato in caserma e successivamente in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il fermo eseguito d’iniziativa  e disposto gli arresti domiciliari. Gli altri due sono tutt’ora ricercati.

 

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