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Roma, il green pass attaccato da alcuni Vigili: «Non faremo multe». Il messaggio choc: ‘certificato verde come il nazismo’

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Agente della polizia locale intervenuto per l'incidente al villaggio olimpico minicar ribaltata

Dal prossimo 6 agosto il green pass diventerà obbligatorio per accedere a molti servizi (qui tutte regole) ma il provvedimento ha già scatenato una miriade di polemiche. E anche tra le istituzioni e le forze dell’ordine sono in diversi a non aver gradito la decisione del Governo. Tra i casi più eclatanti c’è quello sollevato stamani da Il Messaggero che riguarda delle chat private di Whatsapp di alcuni agenti della Polizia Locale di Roma Capitale; messaggi davvero incredibili che, come del resto è ormai è possibile vedere su molti profili social, paragonano il green pass…alla dittatura di Hitler. Basterebbe rileggere anche una sola volta questa frase per capire quanto surreale possa essere questo accostamento eppure è proprio quello che stanno pensando in molti.  

Chat Whatsapp choc tra i Vigili: ecco la svastica a tinte verdi

In particolare, riguardo al caso dei Vigili urbani di Roma, si parla di un messaggio con una svastica di colore verde, verde come per l’appunto la certificazione che servirà per entrare in ristoranti e bar al chiuso, tra le tante applicazioni. E poi una scritta: «Green pass obbligatorio, lotta perché non accada» (e invece obbligatorio c’è diventato comunque). Ma questa parte di agenti – perché di una parte, crediamo anche ridotta, stiamo parlando – come si comporterà al momento di controllare se le regole verranno rispettate?

Il “green pass hitleriano” è stato rilanciato ad esempio che tra le stories di Whatsapp di Marco Milani, Segretario romano aggiunto del Sulpl, uno dei Sindacati della Polizia Locale. Lui precisa che si tratta di un pensiero “da cittadino e non da Vigile o sindacalista” (c’è differenza?) ma ne rivendica comunque i contenuti sostenendo che il paragone è tutt’altro che improponibile e che tra pochi anni sarà inquadrato in quel modo”.

Sulle multe Milani precisa poi al quotidiano romano che al livello personale farà “di tutto per non essere destinato ai controlli sul green pass” e comunque, a prescindere, “non c’è l’obbligo di contravvenzione, sta all’agente decidere se procedere o meno come quando si trova una macchina in doppia fila”. Ma quanti sono a pensarla così?, chiosa Milani, che afferma anche di non essere un no-vax e di essersi vaccinato: «Le multe saranno pochissime». Vedremo se sarà così.

L’altro “fronte”

Di pensiero diametralmente opposto è l‘Arvu, un’Associazione che raggruppa i poliziotti della Municipale. L’invito è quello a far rispettare le regole, tanto più che è solo in questo modo che si potrà sconfiggere il Covid. Dal Comando Generale trapela ovviamente il pensiero che i controlli ci saranno e che le nuove disposizioni saranno fatte rispettare. Pena provvedimenti disciplinari. 

 

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