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Roma, primi focolai negli asili nido. I pediatri: «Tornare a ‘classi’ di piccoli gruppetti»

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Con la ripresa delle attività scolastiche iniziano ad arrivare le prime segnalazioni di casi di Covid-19 nelle scuole. Roma e provincia non fanno eccezione: come riportato nelle scorse ore, ad esempio, ad Ardea e Pomezia le prime classi sono finite in quarantena mentre nella Capitale arriva la notizia dei primi contagi tra i bambini. E’ il caso ad esempio di Centocelle, dove in un nido si sono registrate in tutto nove persone positive tra bimbi, maestre e genitori secondo quanto riportato stamani da Repubblica.

L’allarme dei pediatri: «Serve tornare al modello delle micro-bolle, pochi bimbi per classe»

Per la Federazione Medici Pediatri del Lazio non ci sono dubbi, e anche se per ora i casi sono limitati bisogna apportare degli accorgimenti in fretta prima che la situazione sfugga di mano. Lo scorso anno infatti le ‘classi’ dei bimbi al nido in particolare erano molto piccole numericamente parlando, al massimo 7 per gruppo. In questo modo le eventuali quarantene, ma anche il rischio di contagio, erano circoscritte alla singola “bolla”; da quest’anno invece si è tornati al modello classico delle sezioni che però, sostiene Teresa Rongai del FIMP Lazio, “rischia di farci tornare indietro” aumentando i rischi. “Si tratta di una decisione incomprensibile – aggiunge la pediatra – Rischiamo di tornare indietro e di far ripartire la corsa del virus proprio dai più piccoli, che non sono vaccinati”.

 

 

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