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Seconda dose, più rischi di miocardite con Moderna rispetto a Pfizer

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Il rischio di miocardite dopo la seconda dose del vaccino è maggiore con Moderna rispetto a Pfizer. I dati arrivano da tre studi: uno sulla rivista scientifica Jama e altri due su The New England of Medicine. Dove si analizzano le ultime segnalazioni arrivate e si sottolinea la rarità dei casi. Ma si aggiunge che “il rischio di miocardite negli uomini più giovani possa essere maggiore dopo una seconda dose” del vaccino Moderna invece di Pfizer. La maggior parte dei casi si è concentrata nella popolazione al di sotto dei 30 anni. Rimane però un aspetto chiave: il rischio di avere dei problemi al cuore dopo la seconda dose del vaccino resta molto basso. 

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Rischio miocardite con seconda dose, Svezia e Danimarca sospendono Moderna per i più giovani

Per chi ha meno di 30 anni il vaccino Moderna è stato sospeso in Svezia. Il motivo è legato a “segnali di accresciuto rischio di effetti collaterali”, ha dichiarato l’agenzia di salute pubblica del Paese scandinavo, “come infiammazione del muscolo cardiaco o pericardio”. Ma si è anche precisato: “Il rischio di essere colpiti è molto basso”. Stessa decisione è stata adottata anche in Danimarca. Qui la sospensione è stata per una categoria di persone più ampia. Tutte le persone al di sotto dei 18 anni non riceveranno più il vaccino a Rna sviluppato negli Usa. Si tratterebbe, tuttavia, di uno stop precauzionale. Non è quindi escluso che possa riprendere a breve la somministrazione.

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Ema: “Medici facciano attenzione”

“Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite nelle persone vaccinate con Comirnaty o Spikevax”, è la raccomandazione dell’Ema, l’agenzia Europea per il farmaco, dopo l’aumento di casi di persone con problemi al cuore dopo la seconda dose del vaccino Moderna. Le segnalazioni arrivano soprattutto dai Paesi scandinavi. L’Ema, però, ribadisce: “I vaccini Covid-19 autorizzati sono efficaci nel ridurre il rischio di Covid-19” e diminuiscono “i ricoveri ospedalieri e i decessi dovuti a Covid-19”.

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