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Sintomi post Covid, i segnali da tenere sotto controllo dopo la variante Omicron

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Sintomi post Covid. Tutte le varianti e sotto-varianti del virus Covid-19 possono innescare una specifica sintomatologia del cosiddetto Long Covid, ovvero conseguenze legate al successivo smaltimento del virus nell’organismo che può durare anche settimane o mesi a seguito dell’infezione. 

Lo studio che rivela i nuovi sintomi del Long Covid

È proprio questo quello che emerge da uno studio italiano condotto, nello specifico, dall’Università di Firenze e Azienda ospedaliera universitaria Careggi. La ricerca in questione, poi, sarà presentata ad aprile al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive, a Lisbona (Eccmid 2022).

Sintomi diversi rispetto alla prima ondata

Dal report e dai dati per ora pubblicati sul caso, emerge chiaramente come tutte le varianti del virus siano in grado di innescare il Long Covid e soprattutto dar luogo a sintomi diversi e variegati anche in questa specifica fase di post-infezione. Ricordiamo brevemente che Long Covid è la definizione che è stata data agli strascichi che il virus lascia nell’organismo dopo la fase di picco e la guarigione. Insomma, si tratta di una sorta di periodo di latenza virale in cui qualche traccia dell’infezione rimane, debole sì, ma protratta nel tempo.

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La sintomatologia specifica: dolore muscolare, insonnia e ansia

Vediamo ora nel dettaglio quali sarebbero i sintomi tipici che le varianti del Covid sono in grado di innescare in questa specifica fase del decorso virale, in cui non si è contagiosi, però ancora si è portatori in qualche modo del virus con i suoi effetti. Dallo studio, di fatto, emerge che ci sarebbero differenze sostanziali tra i sintomi Long Covid della prima e quelli del 2021. Il periodo finale è quello in cui la variante Alfa ha iniziato a circolare maggiormente.  I sintomi attuali, rispetto ai precedenti, nella fase di post-infezione sono prevalentemente: dolore muscolare, cervello annebbiato, insonnia, spossatezza e ansia o depressione. 

Altre conseguenze delle varianti in circolazione

Contemporaneamente all’aggiunta di elementi sintomatici più o meno evidenti, più o meno specifici per il Covid, altri vengono anche persi rispetto alle ondate precedenti. Come, ad esempio, è il caso della perdita dell’olfatto, la difficoltà di deglutizione e i problemi all’udito, quasi completamente spariti di recente. 

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