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Alberto Simone, psicoterapeuta, scrittore e regista: la felicità è già dentro di noi

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alberto simone

Alberto Simone è un uomo e un professionista di grande sensibilità, oltre che marito di Roberta Manfredi e genero del celebre Nino e padre di tre figli.

Creativo pubblicitario e regista, oltre che psicoterapeuta, ha diretto, scritto e prodotto varie fiction per la Rai e sceneggiato numerosi films. Con la moglie ha fondato la Dauphin Film Company, che ha prodotto tra l’altro il lungometraggio “Colpo di luna”, col quale ha ottenuto la candidatura al David di Donatello. La cosiddetta ‘ricerca della felicità’ è il tema che è al centro del pensiero di Simone, attraverso il quale fornisce gli strumenti per una visione più aperta a chi ha perso il senso di orientamento nel cammino della vita.

Oggi abbiamo l’opportunità di confrontarci con il regista e psicoterapeuta, per rivolgergli alcune domande.

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Alberto Simone e l’impegno per un mondo migliore

Alberto Simone psicoterapeuta, scrittore, sceneggiatore, regista. E soprattutto life coach. Come si coniugano queste attitudini in Lei? Qual è il fil rouge che unisce tutti questi impegni che porta avanti con grandissima dedizione?

Credo che alla base del mio impegno ci sia una natura riparativa. Il mondo si è rivelato un luogo fragile e gli esseri umani che lo popolano altrettanto. Ognuno di noi però ha la responsabilità di contribuire a rendere questo mondo un posto migliore. In tutto quello che faccio credo vi sia il desiderio di esprimere questi valori e offrire il mio contributo.

La felicità è insita in noi

Alberto Simone, Lei è autore di libri sulla felicità e sul senso della vita, dove spiega quello che insegna alle sue conferenze. Davvero la felicità non è così difficile da raggiungere?

Il concetto di raggiungere la felicità è sbagliato di per sé, ma è ciò che ci hanno insegnato fin dalla tenera età. Ci hanno detto “sarai felice quando accadrà questo o quello”. E intanto? La vita è adesso, non domani. L’altra idea sbagliata, che coltiviamo inconsciamente, è che questa benedetta felicità la si debba meritare e che dipenda sempre e solo da noi. Io propongo invece la presa d’atto che la felicità è una condizione innata. Nasce con noi e possiamo accedervi in ogni istante. Si tratta solo di risvegliarla e di frequentarla, non di raggiungerla.

La famiglia che impartisce il valore di credere in noi stessi

Alberto Simone è anche papà oltre che coniuge di una donna importante, Roberta Manfredi; cosa insegna ai suoi figli? Qual è l’insegnamento più importante che sente di dare loro?

Naturalmente io e mia moglie, come ogni genitore, abbiamo cercato di insegnare ai nostri figli a credere in loro stessi e diventare ciò che sono, ciascuno secondo le proprie inclinazioni e attitudini, nel rispetto dei tempi di ognuno di loro. Per quanto però ci si sforzi di insegnare quello che si pensa sia giusto, ciò che più arriva loro è l’esempio. I ragazzi assorbono fin da piccoli quello che sei e che fai nella quotidianità, errori compresi. Speriamo quindi di non averne fatti troppi.

Il superamento delle impasses della vita e il cambiamento che ne consegue

L’umanità sta attraversando un momento di difficile impasse. Lei come sta vivendo questa fase? Quali sono i suoi pensieri? La pandemia è stata una occasione per comprendere determinate cose e foriera di creatività per lei?

Stiamo attraversando una terra incognita. Non abbiamo punti di riferimento. Ma nonostante questo continuiamo a vivere e, senza farlo intenzionalmente, stiamo costruendo un mondo nuovo ogni giorno, nuovi sentimenti, nuove emozioni, nuovi modi di stare insieme e programmare il nostro tempo, tra incredibili incertezze, paure e spesso anche un silenzioso dolore esistenziale. Tutto questo non è naturale per le caratteristiche della nostra specie e ci auguriamo che passi presto. Ne usciremo molto cambiati. La speranza è che tra tante sofferenze e il peggioramento delle condizioni di vita, ci sia anche il seme di un futuro migliore, soprattutto per i nostri figli. Le difficoltà sollecitano però anche la nostra creatività e la storia insegna che i grandi balzi evolutivi sono spesso preceduti da enormi sofferenze.

Alberto Simone, l’incontro con Nino Manfredi e il films

Lei è autore e sceneggiatore di varie serie tv, anche con Nino Manfredi. Come nasce il suo lavoro di sceneggiatore? Ha in programma qualche altro lavoro televisivo o letterario?

Nino Manfredi, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, è stato qualcuno che ha visto in me cose che io stesso non vedevo. Ci siamo conosciuti alla proiezione di un mio documentario e da quel momento ha voluto coinvolgermi nella scrittura dei progetti che voleva sviluppare. Per un po’ ho continuato a fare il mio lavoro di pubblicitario lavorando alla scrittura di film e serie televisive nei week end. Poi ho scritto il mio primo film “Colpo di Luna”, un film molto personale per il quale ho chiesto a Manfredi di interpretare uno dei personaggi più belli. A lui è piaciuto e così ho debuttato come regista.

Da quel momento è nata una collaborazione artistica durata vent’anni e costellata di molti successi. Dopo la sua scomparsa ho creato nuovi format come Il Commissario Manara, una serie di grandissimo successo conclusasi prematuramente e male, a causa di scelte della Rai, che non ho condiviso. Le repliche di Manara sono seguitissime e il pubblico non capisce perché non ci sia un seguito. Non potendo esercitare il mio lavoro di autore e regista qui, mi sono concentrato su progetti e produzioni internazionali, portando i miei lavori all’estero.

 Ho appena concluso la produzione di un film per il mercato cinese tratto da un mio soggetto e sto sviluppando con la televisione canadese una serie televisiva che ho scritto e che parla di peccati. Spero di poterla realizzare anche in Italia. Qui ho pubblicato 3 libri in 3 anni che sono molto amati e sono diventati dei bestsellers. Sto lavorando al quarto.

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Simone autore di bestsellers; la “Trilogia della Felicità”

La vita è un viaggio che si ha la preziosa opportunità di fare; per Lei cosa è la vita? Ci dia un consiglio riguardo la lettura di un suo libro

Al centro del mio lavoro vi è sempre il mondo interiore, fatto di pensieri, emozioni, sentimenti, sogni e una importante componente spirituale, di cui spesso non siamo neppure consapevoli. Di questo parlano i miei libri che qualcuno ha voluto ribattezzare “Trilogia della Felicità”. Il primo, “La felicità sul comodino” è arrivato alla tredicesima ristampa. L’ultimo, ‘L’arte di volerti bene” è stato appena ristampato. Naturalmente ve li consiglio tutti.

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