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Bono degli U2 a Che tempo che fa: chi è, età, carriera, canzoni, oggi, figli, tour, chi è la moglie, foto e Instagram

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Bono, pseudonimo di Paul David Hewson (Dublino, 10 maggio 1960), è un cantautore, attivista, compositore e musicista irlandese, frontman della rock band U2.

Il leggendario vocalist degli U2 sarà ospite, questa sera, 27 novembre 2022, alle 20.00 su Rai 3, di Fabio Fazio su Rai Tre, protagonista della puntata di “Che tempo che fa”.

La carriera musicale di Bono

Nel 1976 rispose al volantino di Larry Mullen lasciato su una bacheca della scuola, che cercava persone per formare una band. L’amico Reggie Manuel lo convinse ad andare a casa di Mullen per le prove. Si presentò come chitarrista, ma c’erano anche altri due chitarristi nel gruppo “The Hype” , Dave Evans (The Edge) e suo fratello Dick, e vista la notevole differenza tecnica tra Bono e gli altri due, Bono finì con l’essere il cantante. A seguito dell’abbandono del gruppo di Dick Evans, presero il nome di U2. Faceva già parte della band come bassista anche Adam Clayton.

Nel 1985 aderì al progetto Artists United Against Apartheid. In particolar modo scrisse e registrò la canzone Silver and Gold per l’album Sun City, registrato per protestare contro la politica dell’apartheid tenuta dal Sudafrica. Nel 2009 registra un video in cui ripresenta la cover della canzone War di Bob Marley. Tale brano ha la particolarità di essere interpretato da musicisti provenienti da diversi paesi del mondo. Ciascun contributo è dato dall’artista direttamente dal proprio paese sotto l’insegna del progetto Playing for Change. Il 17 marzo 2020, l’artista pubblica sul sito ufficiale degli U2 il brano musicale inedito Let Your Love Be Known, scritto per omaggiare il personale sanitario durante l’emergenza della pandemia di COVID-19. Il cantante ha dichiarato che il brano è stato ispirato dagli italiani.

La discografia del cantautore

Bono con gli U2 ha inciso i seguenti dischi:

  • 1980 – Boy
  • 1981 – October
  • 1983 – War
  • 1984 – The Unforgettable Fire
  • 1987 – The Joshua Tree
  • 1988 – Rattle and Hum (studio & live)
  • 1991 – Achtung Baby
  • 1993 – Zooropa
  • 1997 – Pop
  • 2000 – All That You Can’t Leave Behind
  • 2004 – How to Dismantle an Atomic Bomb
  • 2009 – No Line on the Horizon
  • 2014 – Songs of Innocence
  • 2017 – Songs of Experience

Vita privata

Bono è sposato con Alison Stewart dal 1982. I due si sono conosciuti nel 1975, quando entrambi frequentavano la Mount Temple School di Dublino, e da allora non si sono più separati. Insieme hanno avuto quattro figli: Jordan (nata il 10 maggio 1989), Memphis Eve (nata il 7 luglio 1991), Elijah Bob Patricius Guggi Q (nato il 18 agosto 1999) leader della rock band Inhaler e John Abraham (nato il 21 maggio 2001). La famiglia vive a Killiney, una località vicino a Dublino.

Bono e Ali sono inoltre uniti dalla battaglia contro la povertà, che li ha portati a creare un marchio di abbigliamento per sostenere l’Africa: Edun. La canzone Sweetest Thing degli U2 è stata scritta da Bono per scusarsi con Ali perché aveva dimenticato il suo compleanno. Il 16 novembre 2014, Bono era in bici al Central Park a New York, quando è stato investito da un altro ciclista, che pedalava a velocità sostenuta. Nell’impatto violento il cantante ha riportato una “frattura facciale che interessa l’orbita di un occhio”, tre diverse fratture alla scapola sinistra, una a un dito e una all’omero sinistro. Quest’ultima era piuttosto preoccupante in quanto l’osso si è frantumato in sei parti e fuoriusciva dalla pelle.

È stato subito trasportato al pronto soccorso del New York-Presbyterian Hospital/Weill Cornell Medicine, dove è stato sottoposto a TAC e radiografie ai raggi X, e poi operato d’urgenza: un intervento durato ben cinque ore in sala operatoria, dove gli è anche stata fissata una placca di metallo con 18 viti per sistemare l’omero.

Il giorno dopo, il cantante fu sottoposto a una seconda operazione per intervenire sul dito rotto. Il chirurgo traumatologo ortopedico Dean Lorich, che lo ebbe in cura, spiegò che a Bono è stato necessario un periodo di terapia molto mirata, con un atteso recupero totale. In seguito, Bono ha pubblicato sul sito ufficiale degli U2: “Mentre scrivo, non è chiaro se riuscirò di nuovo a suonare la chitarra”, come riportato anche dalla rivista Cycling Weekly.

Il tour solista di Bono

Dopo una carriera di successo durata decenni, può succedere di arrivare a 62 anni sentendo il bisogno di arrendersi a un impulso nuovo. È ciò che è accaduto a Bono Vox, preso per la prima volta dalla voglia di raccontare una storia che fosse solo tua. Surrender: 40 Songs, One Story è la prima autobiografia ufficiale del cantante, un viaggio necessario che attraversa tutta l’esistenza del frontman degli U2 senza saltare le parti più dolorose. Surrender non è per Bono solo un semplice libro ma piuttosto il risultato di un tentativo di guardarsi dentro.

Per questo, nel tentativo di promuovere un tale progetto, ha deciso di salire sul palco da solo senza la sua band. Non perché stia pensando di staccarsi dai compagni di una vita ma perché questo percorso in cui si alternano musica e parole è troppo personale per venire condiviso. L’esordio solista di Bono Vox su un palcoscenico non arriverà dunque per lanciare un disco ma piuttosto per promuovere un’avventura letteraria, nata per far venire fuori tutto quello che non poteva emergere con la musica.

Il mini-tour mondiale di Bono toccherà quattordici diverse capitali, da New York a Madrid passando per l’immancabile Dublino ma l’esibizione non sarà un semplice concerto. Bono stesso ha parlato di “serate in cui si alterneranno musica, parole e qualche malizia”, un po’ come accade anche nel libro in uscita il primo novembre.

Surrender promette in più di 500 pagine di “disegnare nel dettaglio ciò che fino a ora è stato solo abbozzato nelle canzoni” e il breve tour a corredo è un modo anche per combattere la nostalgia del palco, proponendo uno show ibrido in cui ci siano “un po’ di storie da cantare e un po’ di canzoni da raccontare”. D’altronde la struttura dell’autobiografia conferma la medesima doppia natura dell’operazione, con quaranta capitoli che prendono il titolo ognuno da una canzone diversa degli U2.

Instagram

Bono non possiede un proprio profilo Instagram, ma può essere seguito ugualmente su quello del suo gruppo: gli U2. Cliccando su @u2, sarà possibile vedere gli scatti storici, e non, della band irlandese, con i loro 2,8 milioni di followers. 

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