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Gino Landi: chi era, com’è morto, carriera, spettacoli, quanti anni aveva

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Gino Landi morto oggi 17 gennaio 2023

E’ morto stamattina a Roma il coreografo e regista teatrale, ma anche televisivo, Gino Landi. Il suo nome è legato ad alcuni format di successo che hanno fatto la storia del nostro Paese tra i quali ad esempio menzioniamo il Festival di Sanremo, il Festivalbar e Partitissima. 

Da ballerino a coreografo, gli esordi di Gino Landi

Gino Landi, pseudonimo di Luigi Gregori, era nato a Milano il 2 agosto del 1933. Sin da bambino fu avviato dai genitori alla danza: iniziò a muovere i suoi primi passi in questo mondo come ballerino, poi si dedicò alla coreografia. A scoprirlo fu l’attore e comico Erminio Macaro dopodiché troviamo il suo nome accostato ad alcuni “grandi” del panorama teatrale nazionale e internazionale (come Fellini, Nino Rota oppure Ennio Flaiano). Tra i suoi spettacoli più famosi troviamo Rugantino e Vacanze Romane solo per fare due esempi. In anni più recenti (era il 2011) ha curato la regia e la coreografia del Musical Secrets of the sea. 

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Come è morto

Da quanto si apprende Gino Landi era malato da tempo. Si è spento oggi, martedì 17 gennaio 2023, all’età di 89 anni come visto nella Capitale. Di lui la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, in una nota, ha detto: “C’è grande dolore per la scomparsa del regista e coreografo Gino Landi. Ci lascia un protagonista di assoluto spessore del mondo del teatro e della televisione che, con la sua arte e la sua regia, ha saputo caratterizzare alcuni tra gli spettacoli più belli ed importanti. E’ stato, inoltre, un faro indiscusso nel mondo della danza, riferimento per tante ballerine e ballerini. Da appassionata e praticante della danza conserverò sempre un ricordo affettuoso di Gino Landi”.

La carriera del regista televisivo e teatrale

Nel 1957 la sua firma compare per la prima volta sulla locandina di Non sparate alla cicogna di Macario, dopodiché è autore dei balletti di Io e l’ipotenusa (1959) e di Cieli alti (1962). Nel frattempo entra alla Rai con la qualifica di regista (1958) chiamato a realizzare le coreografi e per Buone vacanze (1959) e per Giardino d’inverno (1961). Maestro del teatro musicale leggero e regista storico del Festival Internazionale dell’Operetta fin dalla sua fondazione nel 1970, ha firmato anche – come coreografo o come regista o in entrambi i ruoli – più di trenta produzioni del Festival triestino, da Il paese dei campanelli (1970), a Vedova allegra. E ancora Ballo al Savoy, Al Cavallino Bianco (2003) e Paganini (2004). Al Teatro Verdi ha messo in scena anche Les Contes d’Hoffmann di Offenbach nella Stagione Lirica 2000/2001. Per lo spettacolo leggero della Rai è invece il coreografo di trasmissioni popolari come Johnny 7 (1964), La prova del nove (1964), Scala reale (1966) e Partitissima (1967).

Foto: GinoLandi.it
 

 

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