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L’uomo nel lampo, testo e significato della canzone a Sanremo di Jannacci e Massini

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L'uomo nel lampo a Sanremo 2024

Terzo appuntamento con il Festival di Sanremo. Anche stasera un ricchissimo programma con tanti ospiti ma soprattutto con i 15 brani in gara che non abbiamo ascoltato ieri. Ma uno dei momenti più intensi e toccanti è stata senza dubbio quella di Paolo Jannacci e Stefano Massini.

L'uomo nel lampo a Sanremo 2024
L’uomo nel lampo a Sanremo 2024, commozione per il brano di Jannacci e Massini – (ilcorrieredellacitta.com)

Prosegue la 74esima edizione del Festival di Sanremo. Anche oggi, come accaduto nella seconda puntata, i cantanti in gara saranno giudicati dalla giuria delle radio e del televoto: 15 gli artisti che saliranno sul palco, ovvero quelli che ieri, anziché esibirsi, hanno presentato i loro colleghi. E oggi i ruoli si invertiranno. Una scelta, a giudicare dalle parole di Amadeus stamani in conferenza stampa, molto apprezzata dai cantanti stessi che hanno sperimentato questa assoluta novità. In questo Festival però non stanno mancando i momenti intensi e dedicati alla riflessione su temi importanti: come quello delle drammatiche morti sul lavoro.

Di cosa parla la canzone L’uomo nel lampo: significato e testo completo

E così Paolo Jannacci e Stefano Massini hanno eseguito il brano L’uomo nel lampo, la storia di un papà  operaio, con a casa un bimbo di appena un mese, che non ha fatto più ritorno dai suoi cari. Ucciso in un’esplosione, portato via, per l’appunto, in un lampo. E nel testo si immagina un dialogo, molto forte, di questa vittima che si rivolge al suo bambino Miché. “Ciao sono il papà che non hai mai conosciuto”.

Il palco dell’Ariston dunque per ricordare che “ogni giorno muoiono 4 lavoratori“, come ha raccontato Amadeus che ha poi aggiunto: “Morti silenziose, che non fanno rumore. Eppure il lavoro è un diritto che non prevede la morte“. Quasi 1500 persone uscite di casa – per la precisione 1485 secondo gli ultimi dati – e mai più tornate. A tutti loro è dedicata dunque la canzone di Jannacci e Massini. Che ha davvero commosso tutti. 

Il testo della canzone

Ehi, ehi Michè. Sono io Michè, questa voce lontana. Dicono, sai la vita è strana. Ma più che strana è proprio bastarda. Ed io lo so perché mi riguarda. Da quando il mio filo si è rotto. Sono una foto appesa in salotto. E in quella foto oltretutto…Ma dai Michè son così brutto. Occhi chiusi, viso scuro…Che se mi avessero detto giuro. Questa foto resterà di te. Accidenti Michè, mi sarei messo in posa.

1,2,3, flash, perfetto. Sono io, sì, sono l’uomo di cui ti hanno detto. Che un lampo mi portò via. E di me non resta, che una fotografia. C’era una volta un uomo che vide come un lampo, sorrise e alzò le mani come per abbracciarlo. L’uomo nel lampo che non è più tornato. Lo videro in quel lampo e lì si è addormentato. Proprio quel lampo che portò via mio padre. 

“Il lavoro porta sotto terra e l’operaio muore come in guerra”

E che da quel momento è musica nel vento. Sai Michè, non è che sono solo in questo posto. C’è più folla che a Rimini ad agosto. Tutti come me finiti fuori pista. Tutti fuori dalla lista. Tutti con il marchio addosso di questo paradosso. Che il lavoro porta sotto terra e l’operaio muore come in guerra. Ma io Michè, io che ridevo anche dei guai. io, che la battuta non mi mancava mai. Quando mi dicono: “la fabbrica è una miniera”. No, piuttosto è una galera. Perché loro si fanno l’ora d’aria e pure noi, nel senso che saltiamo in aria.

“Ciao Michè, sono il padre che non hai mai conosciuto”

E nelle fiamme di 6 metri e via..Passi da uomo a fotografia. C’era una volta un uomo che vide come un lampo. Sorrise e alzò le mani come per fermarlo. L’uomo nel lampo che non è più tornato. Lo videro in quel lampo. Questo lampo non ha odore ne colore. Il lampo uccide ma senza far rumore. Poi ti guardi ad uno specchio. E lì vorresti perdonare. E vabè, basta dai..Da questa foto mi guardo intorno. E non ho smesso un solo giorno. in silenzio fotografato e muto di dirti: “Ciao Michè, sono il padre che non hai conosciuto”

Amadeus: “Troppo spazio al caso John Travolta e poco a Giovanni Allevi”

Veniamo adesso a cosa è successo in questa terza puntata del Festival. Pronti-via e il conduttore, prima di iniziare, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Amadeus ha infatti voluto sottolineare come in queste ore si sia parlato tanto, “forse troppo” ha detto, a quanto accaduto con John Travolta e il suo balletto insieme a Fiorello che ha scatenato numerose polemiche. 

Amadeus Sanremo 2024
Amadeus Sanremo 2024 (ilcorrieredellacitta.com)

Sull’argomento è poi tornato anche Fiorello: “Se avessimo scippato due anziani alla posta avremmo fatto meno notizia”, ha detto lo showman. Che ha poi rincarato la dose: “E’ la cosa peggiore che sia capitata alle papere, peggio della caccia”. Indirettamente, il tema si è ripresentato proprio al termine dell’intensa esibizione del duo Jannacci-Massini: come a dire, si fa polemica su cose davvero superficiali e si perdono di vista le cose importanti.  

Chi sono i cantanti in gara oggi: a giudicarli radio e televoto

Stasera, per quanto riguarda la gara, abbiamo assistito all’esibizione degli altri 15 big in gara sui 30 totali coloro che ieri si sono limitati ad annunciare i loro colleghi. Ad aprire la puntata Il Tre, che nella puntata d’esordio aveva cantato per ultimo, presentato da Loredana Bertè, una delle concorrenti rivelazione di quest’anno. Poi, via via, sono saliti sul palco tutti gli altri: dalla Amoroso, ai Bnkr44, fino ai Negramaro passando ancora per Angelina Mango, i Santi Francesi, Fiorella Mannoia, Maninni. E poi ancora i Ricchi e Poveri, Diodato, Mr Rain, e Ghali. Domani invece, lo ricordiamo, ci sarà la serata dedicata alle cover, prima della finalissima di sabato.

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