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Nada Bernardo, chi è la moglie di Giovanni Allevi: età della pianista, foto, figli e Instagram

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Chi è la moglie di Giovanni Allevi oggi ospite da Serena Bortone

Tutto pronto per il classico appuntamento pomeridiano di Rai 1 con Oggi è un altro giorno, la trasmissione in onda dalle 14 e condotta da Serena Bortone. Tra gli ospiti di oggi Giovanni Allevi, che si racconterà a cuore aperto tra vita privata e carriera. Conosciamo meglio la moglie, Nada Bernardo. 

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Chi è la moglie pianista di Giovanni Allevi

Si chiama Nada Bernardo la moglie di Giovanni Allevi, noto pianista e compositore italiano. Anche la donna, che è al suo fianco da quasi 20 anni, è una pianista, oltre che sua manager. I due si sono conosciuti durante uno spettacolo, si sono innamorati e sposati: dal loro grande amore sono nati due figli, Leonardo e Giorgio. Nada è diplomata in pianoforte ed è laureata alla Bocconi di Milano.

Nel disco Love, pubblicato nel 2015, Allevi ha fatto una dedica alla moglie e intervistato da Famiglia Cristina ha raccontato: “La mia famiglia è il mio rifugio, la mia Itaca, spesso sono lontano per lavoro e mi accompagna durante la tournée un senso sottile di colpa che tutti i papà condividono. Il minimo che possa fare è dedicare loro alcune mie composizioni e soprattutto cercare di vivere più intensamente possibile il momento in cui sono insieme ai bimbi e magari cogliere quel momento l’ispirazione per un brano musicale”. 

Nada è sempre stata lontana dai riflettori, ma nel 2010 ha accompagnato Allevi a Cagliari in un concerto. Poi, per il resto, il loro è un amore puro, semplice e lontano dai gossip. 

I figli Leonardo e Giorgio

Dall’amore tra Nada e Giovanni, come anticipato, sono nati i figli Leonardo e Giorgio. Proprio a loro il pianista ha dedicato il brano ‘La stanza dei giochi’ e su Famiglia Cristina ha raccontato: “Voglio lasciarli liberi, io penso che i bambini debbano giocare il più possibile. Noi abbiamo il dovere di porre davanti a loro una tavolozza di colori più ampia possibile, lo spettro maggiore di possibilità in termine di gioco, di sperimentazioni, anche di avvicinamento di strumenti musicali o forme espressive, poi saranno loro a scegliere la strada da intraprendere”. 

 

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