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Pierfrancesco Favino senza freni: “Ho provato l’omosessualità”

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Pierfrancesco Favino torna a far parlare di sè. L’attore conferma un retroscena intimo che spiazza i fan. Cos’è successo.

Pierfrancesco Favino è ormai un riferimento italiano nel mondo. Le sue performance interpretative hanno sempre un valore aggiunto e lasciano a bocca aperta gli estimatori, l’attore conserva anche una determinata credibilità in fatto di azioni e iniziative perchè non si è mai tirato indietro davanti a temi particolarmente divisivi. Specialmente nel mercato del cinema, dove spesso il mondo del sociale incontra quello della sala. Ci sono cose da fare in ogni ambito.

La Settima Arte ha bisogno di sostegno: non solo sul piano del mercato. Un business che si evolve in termini di capacità, ma c’è poco materiale con cui fronteggiare un settore in bilico. Tradotto: investono tutti e l’Italia resta al palo. Concetto che lo stesso Favino ha fatto capire – a modo proprio – a Venezia. Nel corso della Mostra del Cinema ha sottolineato come gli attori italiani vengano messi da parte perchè si preferiscono quelli più internazionali. “Così rimarremo sempre al palo”, ha detto.

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Favino strizza l’occhio alla comunità LGBTQ+: “Ho avuto esperienze omosessuali”

Parole che hanno fatto discutere. Mai quanto quelle che ha detto al Corriere della Sera: “Non bisogna sentirsi sbagliati – ha confessato l’attore – ciascuno deve fare le esperienze che crede. Io stesso ho avuto un’esperienza omosessuale. Volevo togliermi un dubbio. Non ci fu niente di carnale. Questa persona mi corteggiava da qualche tempo. Un uomo molto più grande di me. Cose che oggi avvengono con più naturalezza. Non ci si deve sentire in crisi”. Una vera epifania per l’attore protagonista al cinema con la storia di Edoardo De Angelis “Il Comandante”, dove dà vita alla parabola di Salvatore Todaro.

L’interprete ci tiene a ribadire che per potersi dire completi non bisogna aver paura di sé stessi, un discorso molto profondo che però ha diviso in termini di reazioni. C’è chi ha pensato che stesse esagerando – scrivendo che fosse solo un pretesto il suo per far parlare di sé – e chi invece lo appoggia per questa sua capacità di raccontarsi e raccontare al meglio. Un’icona deve misurarsi anche con l’imprevisto: non si può piacere a tutti. Favino non l’ha mai preteso, ma cerca – attraverso il proprio successo – di aprire gli occhi sul mondo che lo circonda.

Anche schierandosi in maniera netta, tramite le parole. Mai banali e soprattutto sempre molto ficcanti, al punto da spiazzare. Sia dentro che fuori la sala, Favino ormai è sinonimo di credibilità e impegno. I copioni c’entrano in parte, quel che dice fuori dalle scene invece ha un peso importante quasi quanto una prima ben riuscita. Allora non resta che aspettare il prossimo ciak.

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