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Super Green Pass, cosa rischia chi sale sul bus senza certificato: multe fino a 1.000 euro

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Super Green Pass. Il Viminale stringe i rapporti e gli accordi con le municipalizzate dei trasporti pubblici per incrementare il monitoraggio dell’impiego del Super Green Pass che entrerà presto in vigore, precisamente il 6 dicembre in tutta Italia. Controlli a campione serrati, meccanismi di tracciamento e una buona campagna di sensibilizzazione, tutto ciò a cui il Viminale si sta dedicando in questi giorni per poter assicurare il corretto e costante impiego di Green Pass base e Super Green Pass.

Viminale al lavoro

Così, di conseguenza, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha chiesto la massima collaborazione ai venti prefetti che si trovano su tutto il territorio per assicurare un lavoro costante e continuativo, ma anche omogeneo. Parallelamente, ha chiesto anche accordi più stringenti per razionalizzare al meglio le risorse che dovranno essere investite. E allora, via dagli uffici più personale possibile e massimo impegno durante il controllo del territorio. Tuttavia, i numeri a disposizione del personale da impiegare, rimane l’incognita principale nel dibattito di questi giorni.

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La stretta del Governo con il Super Green Pass

Intanto, una cosa è certa: la stratta inizierà proprio il 6 dicembre e continuerà fino al 15 di gennaio. A partire dall’inizio di questo intervallo temporale, ci saranno controlli molto più stretti e serrati sui mezzi di trasporto grazie al coordinamento dei controllori e l’incremento delle ”ronde”, mentre per bar, ristoranti e locali sarà di fondamentale importanza la collaborazione dei gestori.

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Multe salate per chi contravviene

Nei prossimi giorni, la ministra Lamorgese incontrerà anche il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini. Insieme cercheranno di trovare la soluzione più importante per il rispetto delle nuove regole. In particolare, sul tavolo da lavoro ci sarà la questione della gestione dei controlli del Certificato verde. Questa sarà gestita dal personale delle aziende municipalizzate, con “l’assistenza” di un poliziotto, un carabiniere, un vigile urbano, un finanziere. Il mancato rispetto dell’obbligo di certificaizione sui mezzi pubblici porterà a una multa tra i 600 e i 1000 euro per chi verrà trovato senza la documentazione richiesta. Per la ministra, il nostro Paese si trova ancora in fase ancora molto delicata per la salute pubblica. Dunque, non potrà esserci spazio per un allentamento delle prescrizioni messe in atto.

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