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Tragedia durante l’allenamento, Matteo muore a 15 anni. La mamma: ‘Il destino ti ha portato via, il mio portierone’

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Matteo Pietrosanti

E’ straziante il post che mamma Francesca ha pubblicato sui social, un lungo messaggio per il dolce Matteo Pietrosanti, il figlio che gli è stato strappato via troppo presto. Stroncato, molto probabilmente, da un infarto fulminante mentre si stava allenando con i compagni di sempre nel  campo sportivo di Priverno, nello stadio del San Lorenzo in provincia di Latina. Matteo voleva diventare famoso, voleva che qualcuno parlasse di lui, della sua esperienza, della sua passione più grande. Ora, purtroppo, ne parlano tutti, ma per ricordarlo perché a soli 15 anni, in un giovedì come tanti, durante il classico allenamento, si è accasciato a terra. E non per un malore, per un crampo, gli amici avevano subito intuito che qualcosa non andava. 

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Matteo Pietrosanti muore a 15 anni

Matteo Pietrosanti giovedì sera, intorno alle 18, si stava allenando con gli amici su quel campo che aveva calcato spesso, quando all’improvviso si è accasciato a terra. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi: il personale sanitario ha tentato in tutti i modo di salvare la vita al 15enne, lo hanno rianimato per circa 20 minuti, ma il suo cuore non ha retto e ha smesso di battere. E’ deceduto così, giovanissimo, Matteo ed è morto facendo la cosa che più amava: giocare a calcio. Lui che da sempre ricopriva il ruolo di portiere e sognava di diventare un calciatore della nazionale e della Roma, la sua squadra del cuore.  

Il post straziante di mamma Francesca

Mamma Francesca, come si può solo lontanamente immaginare, è disperata perché ora deve cercare di andare avanti, di sopravvivere a un lutto innaturale perché mai nessun genitore dovrebbe fare i conti con la morte di un figlio. E sui social ha prima condiviso la foto del suo bambino, poi un post lunghissimo: “Parlano tutti di te. Su tutti i siti, su tutti i social trovo le tue foto e penso che non era questo il modo di diventare famoso…Il tuo sogno era diventare portiere professionista, il MIO PORTIERONE! Volevi diventare portiere della nazionale e della Roma. Mi dicevi “mamma che dici mi verrà a vedere qualcuno alla partita !?! Qualche osservatore? Qualcuno farà caso a me?!?!”… Ti rispondevo ma certo figlio mio, già con la tua educazione e con il tuo modo di fare, con il tuo” fare spogliatoio ” le squadre ti avrebbero rincorso…E invece non hai dato tempo a nessuno di vederti: primi in classifica, tutti in squadra che ti portavano in gloria…I tuoi compagni che ti amavano!!!”. Poi mamma Francesca punta il dito contro quel destino beffardo che gli ha strappato via, troppo presto, il figlio:  “Il destino crudele ti ha portato via…Via da me, dalla tua mamma…Mi hai lasciata da sola con papà e Totto, e tuo fratello piange perché lo hai lasciato solo! Perché sei volato via?!?! Volavi sotto la porta, paravi sotto “al set”, ora sei volato troppo in alto per non riscendere più…Oggi anche il cielo ha pianto per te…La Semprevisa è innevata…Tutta per te”. 

Matteo era residente a Bassiano, viveva qui con la famiglia, con i genitori e il fratellino, ma da tempo giocava come portiere con la squadra giovanile del Priverno. Ed è proprio su quel campo, mentre si stava allenando, ha perso la vita. 

L’inchiesta

E mentre i messaggi di cordoglio e vicinanza si susseguono, tra rabbia e dolore, la procura ha aperto un’inchiesta: il primo passo sarà quello di acquisire la documentazione sanitaria di Matteo per cercare di ricostruire gli antefatti, per capire come sia stato possibile. 

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