Home » Ultime Notizie » Vaccino Covid per gli studenti a scuola: la proposta del ministro Bianchi

Vaccino Covid per gli studenti a scuola: la proposta del ministro Bianchi

Pubblicato il
Scuola: studentessa offesa dalla professoressa per il suo abbigliamento

Somministrare il vaccino agli studenti anche a scuola: questa è una delle ipotesi messa sul tavolo dal ministro per l’Istruzione, Patrizio Bianchi. Iniziare a vaccinare i più giovani è una priorità, ma prima bisogna completare il percorso vaccinale di tutto il personale scolastico. A dichiararlo il ministro stesso ai microfoni di Sky TG24. 

Leggi anche: Variante indiana a Roma e nel Lazio, in arrivo tre voli a Fiumicino: ‘Bloccate le partenze da Nuova Delhi’

Vaccino Covid per gli studenti a scuola

“Innanzitutto bisogna completare le vaccinazioni degli insegnanti, siamo arrivati al 70%, dopodiché arriveremo a vaccinare anche i più piccoli” – ha spiegato Patrizio Bianchi. “La vaccinazione nelle scuole è una strada da percorrere, ma completiamo la vaccinazione degli insegnanti e di tutto il personale, poi affrontiamo il problema anche dei ragazzi più grandi e progressivamente di tutti quelli che hanno meno di 16 anni”. La scuola resta un tema importante su cui focalizzarsi, soprattutto ora che la maggior parte degli studenti – con la reintroduzione della zona gialla – hanno ripreso a sedersi tra i banchi, lasciandosi alle spalle la didattica a distanza. 

Leggi anche: Vaccino Lazio, al via le prenotazioni per persone con comorbidità d’eta tra 18-49 anni: ecco come fare, dove e lista patologie 

Quello che è certo è che la campagna di vaccinazione in Italia deve accelerare e bisogna concentrarsi soprattutto sulle classi over 60 per le quali, come ha spiegato il generale Figliuolo, “la media di somministrazione è ancora bassa”. Per il commissario straordinario all’emergenza, intervenuto all’inaugurazione dell’hub vaccinale allestito a Porta di Roma, “dopo aver messo in sicurezza gli over 65 si può aprire a tutte le classi d’età. Si vaccinino le classi produttive, penso al settore alberghiero. Vaccini nelle scuole? Ci pensiamo, come negli anni ’70”. 

Impostazioni privacy