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Vaccino Johnson&Johnson per richiamo e dose booster: cosa sappiamo, effetti collaterali, sintomi e consigli

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Il Covid corre in tutta la regione, soprattutto tra i giovani

Johnson&Johnson non è più monodose: è l’EMA a dare l’ok per una seconda dose e una booster del vaccino. L’ipotesi un un booster, spiega il CHMP (Comitato per i medicinali a uso umano) dell’Agenzia europea, può essere considerata per gli over 18. A distanza di due mesi dalla prima dose di Johnson & Johnson sarebbe infatti possibile ripetere il vaccino. Sempre l’EMA ha affermato che è possibile utilizzare il preparato di Janssen dopo le prime due dosi di vaccini a mRna (Pfizer o Moderna).

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Seconda dose di Johnson&Johnson e rischi trombosi

I dati dell’EMA mostrano che se si effettua il richiamo dopo due mesi dalla prima dose di Johnson & Johnson c’è un incremento degli anticorpi contro il coronavirus (questo, si specifica, negli over 18). Il CHMP analizza anche le possibilità di rischio trombosi a causa della combinazione con trombocitopenia (TTS) e altri effetti collaterali, ma affermano che la possibilità sia rara, al punto che il rischio per ora “non è noto”. Gli studiosi, comunque, continueranno a monitorare la situazione. L’Agenzia europea del farmaco afferma che, tuttavia, è compito degli organismi di sanità pubblica e dare indicazioni e raccomandazioni sull’uso della dose booster. Il parere del Comitato dell’Ema sull’utilizzo della terza dose a vettore adenovirale dopo le due a mRna è, in ogni caso, favorevole. Si invitano, perciò, le varie autorità locali a considerare la possibilità di introdurlo.

Via libera alla vaccinazione eterologa: gli studi

I medici si erano già mostrati favorevoli al mix di vaccini e Loredana Bergamini, direttore medico di Janssen in Italia, commenta che utilizzare il Johnson & Johnson con una seconda dose aumenta la protezione del 75% contro le forme sintomatiche del coronavirus (anche gravi). Inoltre, pare che la copertura sia al 100% contro le le forme gravi dopo 14 giorni dalla vaccinazione di richiamo. Queste le parole della Bergamini: «Abbiamo dati che dimostrano che, quando viene somministrata una dose di richiamo, la forza della protezione aumenta ulteriormente». Anche lo studio di MixNMatch del National Institute of Allergy and Infectious Disease (Niaid) afferma che il richiamo effettuato con Johnson & Johnson aumenta la risposta immunitaria indipendentemente da quale sia la prima vaccinazione. Anche il Beth Israel Deaconess Medical Center ha effettuato uno studio, dal quale emerge che la dose booster del vaccino Johnson & Johnson dopo un primo ciclo di Pfizer aumenta la risposta sia degli anticorpi che delle cellule T.

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