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Vasco Rossi, buona la prima: 70mila fan in delirio. E stasera si replica

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concerto Vasco Rossi

Hanno atteso due anni. Ma ne è valsa la pena. Quel biglietto conservato per il concerto del 2020 e inutilizzato per via del Covid, rimandato a data da destinarsi. Ed eccola la data. 11 giugno. Al Circo Massimo. Dove, per vedere lui, Vasco Rossi, erano in 70 mila. Tutto pieno. E tutti entusiasti, dai ragazzi di vent’anni alle signore che vent’anni li avevano cinquant’anni fa. Tutti a cantare, ad abbracciarsi, ad urlare la loro gioia di aver ritrovato la normalità. I cori, le emozioni. Quelle emozioni che Vasco traduce in musica, suoni e testi che sono diventati la colonna sonora della nostra vita da 30 anni.

L’arrivo del Blasco

“Circo Massimo, siamo qui, per due sere consecutive, dai che domani esplodiamo!”, dice Vasco al suo arrivo. E’ la prima volta a Roma. E il Circo Massimo esplode davvero. Di gioia e di entusiasmo. Nell’arena ci sono diverse generazioni, tutte unite dall’amore per il cantante. Si salta e si balla sulle note dei pezzi più famosi come “Rewind”, “Senza parole”, “Vita spericolata”, “Sally” e così via. E’ un successone. La serata scorre via tra passato e presente, coinvolgendo i fan in trepidante attesa sin dalla mattina. E stasera si replicherà.

Le parole contro guerra e Covid

Ma non c’è stata solo musica. Vasco Rossi, a modo suo, ha rivolto un pensiero contro gli ultimi eventi che hanno caratterizzato la storia mondiale, dalla pandemia all’attuale guerra tra Russia e Ucraina. «Fan***o il Covid, fan***o la guerra, dopo la pandemia ci voleva anche la guerra. Noi vogliamo l’amore, la pace e la musica», ha detto il cantante.
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