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Zona gialla, 4 Regioni rischiano di cambiare colore a novembre 2021: quali sono e quando partono le restrizioni

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Covid: i numeri dalla Regione Lazio

L’allarme COVID-19 continua a dilagare.  Crescono i positivi e sono 4 le Regioni che rischiano di diventare gialle, almeno dai dati riportati dal Gruppo di Lavoro MADE dell’Associazione Italiana di Epidemiologia. Tutte collocate nel nord del nostro Paese, sebbene ai poli opposti: si tratta infatti del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Liguria. Pericolo anche per la provincia autonoma di Bolzano.

Allarme COVID: le Regioni a rischio

Poiché ormai nella maggior parte d’Italia l’incidenza settimanale è di gran lunga superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti ciò che appare decisivo sono i ricoveri in area medica e le terapie intensive. Avevamo parlato in un altro articolo dei 3 fattori che determinano il cambiamento di colore, e ricoveri e terapie intensive ne fanno parte. Ricordiamo che la soglia critica scatta con l’occupazione dei posti letto superiore al 15% in area medica e con quella superiore al 10% in terapia intensiva. I dati Agenas di ieri 16 novembre 2021, in questo senso, non sono incoraggianti:

  • Fiuli Venezia Giulia: 14% terapie intensive, 13% reparti ordinari
  • Marche: 10% terapie intensive, 7% reparti ordinari
  • Bolzano: 9% terapie intensive, 14% reparti ordinari
  • Lazio: 8% terapie intensive, 9% reparti ordinari
  • Abruzzo: 7% terapie intensive, 6% reparti ordinari
  • Veneto: 6% terapie intensive, 5% reparti ordinari
  • Calabria: 6% terapie intensive, 12% reparti ordinari
  • Umbria: 6% terapie intensive, 6% reparti ordinari
  • Toscana: 6% terapie intensive, 5% reparti ordinari
  • Sicilia: 5% terapie intensive, 10% reparti ordinari
  • Liguria: 5% terapie intensive, 6% reparti ordinari
  • Emilia-Romagna: 5% terapie intensive, 5% reparti ordinari
  • Campania: 4% terapie intensive, 9% reparti ordinari
  • Puglia: 4% terapie intensive, 6% reparti ordinari
  • Trento: 4% terapie intensive, 3% reparti ordinari
  • Sardegna: 4% terapie intensive, 3% reparti ordinari
  • Valle d’Aosta: 3% terapie intensive, 8% reparti ordinari
  • Lombardia: 3% terapie intensive, 8% reparti ordinari
  • Piemonte: 3% terapie intensive, 5% reparti ordinari
  • Molise: 3% terapie intensive, 1% reparti ordinari
  • Basilicata: 1% terapie intensive, 7% reparti ordinari
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