Home » Monterotondo Notizie » Monterotondo: “Negro di m**da”, accerchiato e pestato dalla baby gang

Monterotondo: “Negro di m**da”, accerchiato e pestato dalla baby gang

Pubblicato il
Baby gang Monterotondo

Insultato, accerchiato e infine pestato da alcuni ragazzini. E’ questa la testimonianza choc che arriva da Monterotondo Scalo dove un ragazzo sarebbe stato aggredito da una baby gang. Motivo del pestaggio il colore della pelle della vittima: “Negro di m**da”, gli avrebbero gridato contro prima di prenderlo a calci e pugni. 

Aggressione razzista a Monterotondo Scalo

I fatti risalirebbero allo scorso weekend, nella notte tra sabato e domenica sulla Via Salaria secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Qui il 31enne, originario di Capoverde, ma con passaporto italiano e residente in zona e che lavorerebbe come rider, sarebbe finito bersaglio delle ingiurie di un gruppo di ragazzini che sarebbero poi passati rapidamente dalle parole ai fatti; prima tentando di colpirlo con un mattone, poi, non contenti, dopo averlo accerchiato almeno in sei-sette, avrebbero iniziato ad infierire su di lui. Calci e pugni anche in faccia, con una ferocia inaudita. Il 31enne, a causa delle gravi ferite riportate, si è recato in Ospedale prima di denunciare tutto ai Carabinieri.

Roma. ‘Schiavo negro, dacci le sigarette e i soldi’: baby gang bullizzava e terrorizzava un 15enne

La testimonianza dell’amico: “E’ vivo per miracolo”

Uno degli amici del ragazzo si è sfogato sui social raccontando il brutale pestaggio da parte della baby gang avvenuto come detto nella zona di Monterotondo Scalo. 
 
“Mentre stava passeggiando – si legge in un post – dall’altro lato della strada ha ricevuto insulti per il colore della pelle. Sebbene abbia cercato in tutti i modi di non cadere alle provocazioni di questi mentecatti, il “capobranco” ha tentato di colpirlo in testa con un mattone, fallendo nell’impresa. Questo però non ha fatto altro che alimentare la loro irruenza: dopo averlo accerchiato in sette e scaraventato per terra, hanno iniziato a sferrare una serie ripetuta di pugni e calci al volto, al torace, agli arti superiori e agli arti inferiori”. “Fortunatamente – prosegue – il mio amico è fuori pericolo e non rischia la vita, tuttavia è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di dieci giorni per una ferita al fianco sinistro e contusioni a braccia, spalle e gambeIl ragazzo è stato “miracolato” poiché non è stato colpito in qualche punto vitale, ma siamo così sicuri che al prossimo spetterà la stessa sorte? Non si può accettare che nel 2023 ci sia ancora tanta ignoranza, il razzismo è il cancro di questa società e per estirparlo bisogna pretendere punizioni esemplari per chi compie queste atrocità”, è la sua amara conclusione.
 
Foto di repertorio
 
Impostazioni privacy