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Carcere di Viterbo, altri agenti aggrediti: “Situazione insostenibile”

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Carcere Mammagialla a Viterbo

La situazione del carcere di Viterbo preoccupa i sindacati che evidenziano il susseguirsi di aggressioni nell’istituto penitenziario e sono pronti a scendere in piazza per evidenziare i tanti problemi che affliggono la struttura. Nel primo pomeriggio di ieri, un detenuto pare abbia aggredito tre poliziotti, per due la prognosi è stata di 20 e 25 giorni, mentre il terzo si trova tuttora ricoverato in ospedale.

I sindacati denunciano: ‘Aggressioni all’ordine del giorno’

“Le aggressioni sono all’ordine del giorno – Dichiara Daniele Nicastrini il segretario regionale USPP -, ieri un agente colpito, oggi (ieri ndr) pomeriggio altri tre aggrediti da un detenuto rendendo necessario l’invio al pronto soccorso e l’amministrazione penitenziaria ritiene che i problemi siano risparmiare qualche ora di straordinario”.

L’annuncio di una manifestazione per evidenziare i problemi dell’istituto penitenziario

Esasperati, ma soprattutto preoccupati i sindacati di Polizia Penitenziaria di Viterbo il prossimo 19 e 20 ottobre 2023 hanno indetto una manifestazione per evidenziare i tanti problemi che sopportano da tempo e sulla quale al Dipartimento e al Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria sottovalutano.

“Siamo pronti ad assumere iniziative ad oltranza – prosegue Nicastrini – se chi ha responsabilità non prenderà opportuni provvedimenti nel riprendere il carcere di Mammagialla alla deriva da tempo sulla quale come segreteria regionale abbiamo più volte evidenziato richiamandoci proprio nei gravi fatti accaduti in questi mesi. Un organico insufficiente con meno 120 unità, aggredito da un sovraffollamento detentivo che supera il 156%, una carente gestione per la sicurezza sul lavoro sono argomenti che necessitano di serie riflessioni”.

USPP Lazio esprime solidarietà agli agenti aggrediti

In relazione agli ultimi avvenimenti USPP Lazio “esprime piena solidarietà agli agenti feriti e tutto il personale operante in una situazione difficilissima, diversamente dal silenzio dell’amministrazione penitenziaria che non esprime mai alcuna vicinanza a tali eventi violenti”. Anche gli altri sindacati esprimono al tempo stesso solidarietà e timore per le sorti del personale di polizia penitenziaria a causa del ripetersi di aggressioni.

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