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‘Ti faccio ammazzare’, minacce di morte e violenze a una studentessa: la vittima fa arrestare il suo ex

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Violenze che andavano avanti per anni, fino a quando non ci hanno pensato i suoi figli con una telefonata a mettere fine all'incubo

Era vittima di botte, minacce, abusi sessuali, dall’ex che non solo non accettava la fine della relazione, ma continuava a tormentarla facendola vivere nel terrore dei suoi blitz, anche notturni, finché la vittima, stanca di quei soprusi, ha deciso di girare un video di lui che si arrampicava dalla finestra e lo ha fatto girare sui social.

Per mesi la vittima ha subito violenze e minacce

Ha vissuto mesi di angoscia, una 30enne studentessa di Psicologia, del viterbese. Sembrava non riuscire a liberarsi di quell’ex violento, un coetaneo che era diventato un’ossessione, che la perseguitava, che la costringeva a rapporti sessuali forzati ed era arrivato, come riporta La Repubblica, a minacciarla con un coltello alla gola di farla rapire dai suoi parenti sardi.

Il video che incastra l’ex violento

In un crescendo di ansia e terrore, la 30enne ha deciso di fare un video all’ex che salita nella sua stanza dalla finestra e lo ha pubblicato sui social. Le immagini sono state sufficienti perché il giudice emettesse un provvedimento di divieto di avvicinamento, puntualmente disatteso da parte del 30enne che ha continuato a perseguitarla. Tutto questo fino a sabato quando il vicino di casa, con il quale la ragazza era d’accordo, all’arrivo del giovane, ha dato l’allarme e i carabinieri hanno proceduto all’arresto.

L’uomo deve comparire davanti al giudice

Aver fatto arrestare l’uomo potrebbe essere veramente l’epilogo di un incubo andato avanti per troppo tempo, per la studentessa in Psicologia. Resta, ora , da vedere quale sarà la decisione che il giudice davanti al quale l’uomo dovrà comparire, assumerà nei confronti di quest’ultimo. Nelle prossime ore, infatti, dovrà essere celebrato il processo a carico dell’ex violento per la convalida dell’arresto, nel corso del quale il 30enne potrà decidere di rispondere alle domande del giudice e solo dopo il magistrato si pronuncerà anche sull’eventuale misura restrittiva da applicare.

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