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Viterbo, esplosione in un centro di accoglienza per migranti: 12 feriti gravi

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Esplosione bifamiliare anzio

Una terribile esplosione ha interrotto bruscamente il sonno dei residenti di San Lorenzo Nuovo a Viterbo stanotte. Era da poco passata l’1, tra venerdì e sabato, quando è stato avvertito un boato, un fragore che ha fatto tremare le palazzine e fatto sobbalzare i cittadini. Una esplosione e conseguente incendio in uno stabile che ospita richiedenti asilo ha provocato il crollo dell’immobile, quando al suo interno sembra ci fossero almeno 31 persone.

La mobilitazione dei soccorsi per prestare aiuto alle persone coinvolte nell’esplosione

I soccorsi si sono attivati subito. Anche il prefetto si è mobilitato allertando il centro operativo comunale. Ma ad accorrere per prestare soccorso sono stati in tanti: la protezione civile, i vigili del Fuoco, ambulanze dai vicini presidi ospedalieri e, persino, tre elicotteri. Perché sembrerebbe che di feriti gravi ce ne siano almeno 12, tutti in codice rosso.  Quattro verserebbero in condizioni critiche.  Per il momento, però, si tratta di tutte informazioni frammentarie, mentre proseguono le attività dei soccorritori intervenuti anche da altre parti del Lazio e dall’Umbria. Ma il sindaco avrebbe reso noto che tra coloro che hanno riportato conseguenze più serie dallo scoppio non ci sarebbero minori. 

I soccorritori dopo aver prestato aiuto ai feriti hanno avviato le indagini per risalire alle cause

La terribile notizia si è diffusa velocemente tra i cittadini che udita la deflagrazione avevano pensato al terremoto. Carabinieri, Polizia, pompieri, volontari, dopo aver assicurato i feriti alle cure del personale sanitario, hanno iniziato le operazioni di indagini per riuscire a risalire alle cause dell’esplosione che potrebbe essere stata provocata da una fuga di gas. Al momento, però, non ci sono ancora certezze, mentre, proprio la mobilitazione di volontari e personale addetto a gestire situazioni di emergenza sembra aver fatto in modo che tutti coloro che si trovavano nella struttura al momento dello scoppio siano stati estratti dalle macerie.

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