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Coronavirus, Regioni che si spostano in zona arancione o rossa: quanto rischia il Lazio? La situazione aggiornata

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coronavirus nel Lazio 26 aprile

Da domani mercoledì 11 novembre 2020 altre cinque Regioni diventeranno zona “arancione”. Si tratta di Abruzzo, Umbria,
Basilicata, Liguria e Toscana che vanno così ad aggiungersi a Puglia e Sicilia. La Provincia autonoma di Bolzano diventa invece zona “Rossa“. Oggi, infine, si deciderà sulla Campania

Emergenza Covid-19, il nuovo aggiornamento sull’andamento dell’epidemia in Italia. L’ISS: «Situazione molto grave»

La situazione continua a peggiorare in Italia. «Abbiamo un Rt a circa 1,7. Abbiamo oltre 500 casi per 100mila abitanti e quasi tutte le regioni italiane sono pesantemente colpite», ha dichiarato ieri Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, al termine della Cabina di regia. «Abbiamo una tendenza all’aumento e registriamo un incremento di ricoveri, soprattutto in terapia intensiva – ha aggiunto Rezza -. Questa situazione giustifica l’adozione di interventi più restrittivi nelle regioni più colpite e necessita azioni più prudenti da parte di tutti i cittadini».

«Situazione molto grave e in rapido peggioramento»

l report della Cabina di regia numero 25 relativo al periodo 26 ottobre – 1 novembre confermano infatti che l’epidemia in Italia è in rapido peggioramento. Nella maggior parte del territorio nazionale è compatibile con uno scenario di tipo 3 ma sono in aumento il numero di Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4.

«Si conferma pertanto una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio nazionale con criticità ormai evidenti in numerose Regioni/PA italiane. La situazione descritta in questa relazione evidenzia forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri in tutte le Regioni/PA», scrive l’Istituto Superiore di Sanità.

«Tutte le Regioni/PA – prosegue l’ISS – sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. È essenziale rafforzare le misure di mitigazione in tutte le Regioni/PA come indicato nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 Prot. 32732».

Il caso del Lazio: quanto rischia la Regione?

Ma qual è la situazione nel Lazio? Il report sopra citato dell’ISS, al netto dell’allarme generale lanciato per tutto il territorio nazionale, posiziona il Lazio nelle Regioni che potrebbero vedere peggiorato lo scenario complessivo di criticità nelle prossime settimane.

La Percentuale di Posti Letto di Terapia Intensiva (Dati: Agenas) occupata da Pazienti Covid−19 si mantiene al momento tuttavia sotto la soglia critica del 30%, attestandosi al 24%. 

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Nel rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità per il Lazio la “Classificazione complessiva di rischio” è indicata infatti come “Moderata con probabilità alta di progressione a rischio Alto“. Nessuna Allerta viene però segnalata inoltre “alla resilienza dei
servizi sanitari territoriali”. L’RT è 1.36 (scenario di tipo 3). 

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Ieri intanto sono stati registrati 2.153 nuovi casi e l’Assessore Regionale alla Sanità ha invitato nuovamente tutti a non “creare assembramenti (come quelli visti un po’ ovunque nel weekend) perché si fa presto ad andare in zona rossa”. 

Queste le tabelle diramate ieri:

 

 
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