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Omicidio Luigi Finizio, è guerra tra clan mafiosi a Roma: il 51enne era legato ai Senese

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Luigi Finizio ucciso a Roma

Tre omicidi a Roma a distanza di pochissimi giorni. Tre uomini uccisi. Prima il muratore Mihai Stefan Roman, Michele per gli amici, freddato con due colpi di pistola l’8 marzo scorso mentre camminava sotto casa da due uomini a bordo di una moto, poi venerdì sera lo chef Manuel Costa con il killer, il suo ex socio che si è costituito e ha confessato tutto alla Polizia. E ora, invece, la scia di sangue si allunga con un altro nome, quello di Luigi Finizio. Lui, 51 anni, ieri sera, intorno alle 19.30, è stato ucciso in via degli Angeli, in zona Tuscolano, a poca distanza dall’Arco di Travertino: era in una pompa di benzina quando è stato colpito a morte da vari colpi di pistola. Chi ha impugnato l’arma e ha aperto il fuoco è fuggito, facendo perdere, almeno per il momento, le proprie tracce. 

Luigi Finizio ucciso a Roma per la guerra tra clan?

Il nome di Luigi Finizio non è certo nuovo alle forze dell’ordine. Lui, infatti, aveva alle spalle precedenti per droga. Ma non solo. Finizio era legato al clan malavitoso dei Senese: il fratello Girolamo, 48enne, è il cognato di Angelo Senese, il fratello di Michele, detto ‘O Pazzo’. Girolamo Finizio, fratello dell’uomo ucciso ieri sera, ora è in carcere, è dietro le sbarre: nel 2020, insieme ad Adriano D’Arma, è stato condannato a 11 anni per tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso. L’uomo, infatti, aveva cercato di uccidere Paolo Ascani, cognato di Roberto Spada, gambizzato a Ostia il 20 aprile del 2020. Ascani in quell’occasione era stato condannato a due anni per favoreggiamento: aveva raccontato di non conoscere i suoi aggressori, ma forse stava già pianificando la sua vendetta. 

Ora, a distanza di anni, ancora colpi di arma da fuoco. E un uomo morto, Luigi Finizio. Lui che, forse, da quando il fratello è in carcere ha preso il suo posto. E chi indaga, quindi, non esclude che dietro la sua morte ci sia una guerra tra clan mafiosi, che hanno il ‘comando’ sulla Capitale. 

Le indagini sull’omicidio al Tuscolano

Luigi Finizio, che ieri si trovava in una pompa di benzina, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola. Che lo hanno ferito a morte, senza lasciargli scampo. Ora la Polizia, che sta indagando sul caso, sta passando al setaccio la sua vita, i suoi rapporti, i suoi ‘affari’. E ha ricostruito i suoi legami familiari: il fratello in carcere, il rapporto con Senese, l’ipotesi che dietro la sua morte ci sia un regolamento di conti tra bande criminali. 

Tre omicidi a Roma in pochi giorni 

Quello che è certo è che l‘escalation di violenza a Roma non si ferma. Tre omicidi in pochi giorni. Tre uomini uccisi. Tra spedizioni punitive, droga, debiti, regolamenti di conti. Sparatorie, omicidi e guerre tra clan, che fanno intuire che forse nei vari quartieri della Capitale, ma anche sul litorale, sta cambiando qualcosa nelle spartizioni dei territori e delle piazze di spaccio. E l’ultimo uomo ucciso, Luigi Finizio, qualche ombra nel passato l’aveva: con l’arresto del fratello aveva iniziato a gestire lui gli affari? Era ‘scomodo’ per qualcuno? Domande alle quali spetterà alla Polizia, intervenuta ieri sul posto, fare chiarezza. E ricostruire, tassello dopo tassello, l’ennesimo omicidio che ha come sfondo la città di Roma. 

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