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Trovato il cadavere di una donna tra gli ulivi. Le indagini: nascosta lì dopo il rave della Tuscia

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cadavere monterotondo

Era coperto da un telo azzurro il corpo di una giovane donna rinvenuto sabato scorso in un campo a sud di Livorno. Al momento del ritrovamento, spuntava solo un braccio: sotto era celata una donna con indosso una maglietta ed un paio di pantaloncini. Nessun segno di violenza ma nessuna certezza su chi sia la giovane e sul perché sia morta. Si tratta di un nuovo giallo collegato al rave della Tuscia? 

È ciò che gli investigatori pensano e i motivi su cui si basa quest’intuizione non sono pochi. Dopo la morte di Gianluca Santiago, il 24enne trovato senza vita nel lago di Mezzano, adesso un nuovo decesso sospetto è stato accertato, tra Campiglia e San Vincenzo. 

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Rave del Viterbese: cadavere di una donna tra gli ulivi 

In un campo d’ulivi, di pertinenza di un’azienda agricola, il proprietario del terreno – sabato scorso – si è imbattuto nel corpo. Alla vista del telo e del braccio, sono stati immediatamente chiamati i Carabinieri della compagnia locale affinché si occupassero del caso. La donna non è ancora stata identificata e questo è uno dei punti cardini per il quale gli investigatori collegano il cadavere al rave party. 

Durante il rave nella Tuscia sono accorsi migliaia e migliaia di ragazzi provenienti da tutta Europa, al suo interno nella declamata autogestione circolavano droghe d’ogni genere e il bilancio di persone scomparse – all’interno del festival – è sempre stato incerto. 

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Rave nella Tuscia: il cadavere della donna e la pista degli investigatori 

Gli investigatori pensano che la morte possa essere avvenuta altrove e successivamente il cadavere sia stato portato lì, nel sud di Livorno ad un centinaio di chilometri dal rave. Quel corpo, d’altronde, è stato coperto con un telo da qualcuno: la stessa persona che non ha sporto denuncia per la morte della donna. 

Per il momento il tutto si limita ad essere una congettura; non è escluso però che la procura di Livorno si metta in contatto con quella di Viterbo che, intanto, sta indagando sulla morte di Santiago per morte come conseguenza di altro reato: cessione e quindi somministrazione di stupefacenti. 

 

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