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”Apra, siamo la Polizia”, la truffa dei finti vigili a Cerveteri: rubano contanti e oro

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Truffa dei finti vigili a Cerveteri

A Cerveteri, i ladri le provano tutte. Qualsiasi travestimento pur di ingannare le loro vittime, e quasi sempre a loro piace indossare abiti istituzionali, dal sacro al profano, dai preti ai vigili urbani. Il loro scopo, però, è sempre il medesimo: entrare nelle abitazioni per rubare, soprattutto quelle in cui vivono persone anziane e indifese, che non possono dare problemi.

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La nuova truffa a Cerveteri: finti vigili alla porta

Ora, come denunciato da diversi cittadini, l’ultima moda pare sia quella degli agenti di polizia fasulli, i quali suonano al campanello delle persona con la scusa di dover fare degli accertamenti con una macchina fotografica in mano. Questa è la storiella che raccontano quando vengono interrogati davanti al citofono di casa. Come racconta anche il Messaggero, i malviventi questa volta si sono fatti notare soprattutto nella frazione agricola di Borgo San Martino. ”In quest’area scrive il comitato di zona in un messaggio recente – sono state segnalate telefonate e sopralluoghi da parte di falsi vigili urbani. Infatti, dopo aver informato quelli veri, che non ne sanno nulla, si è giunti alla conclusione che si tratta di impostori. Fanno una telefonata per annunciare un sopralluogo alla proprietà privata dove si recano in borghese a fare delle foto non si sa a che scopo. Nel caso ricapitasse chiamate subito i carabinieri”.

Le rassicurazioni dei caschi bianchi

Anche i caschi bianchi, a loro volta, ci tengono a tranquillizzare cittadini e residenti. Come ha dichiarato Cinzia Luchetti, a capo dei “caschi bianchi” della zona: ”I nostri agenti naturalmente non vanno in giro in borghese a importunare i residenti. Non bisogna aprire a questa gente, il personale della polizia locale tra l’altro opera sempre in divisa e si qualifica, perciò massima attenzione”. 

La telefonata di avviso

Nella maggior parte dei casi, i truffatori si accertano di alcuni particolari, come la presenza o meno di anziani all’interno di un’abitazione attraverso una telefonata. Una telefonata rassicurante, dove si mostrano seri, pacati e professionali. Una telefonata con la quale si aprono il cammino, tranquillizzando l’inquilino e informandolo della loro visita, in modo tale a creare una falsa confidenza con il soggetto. 

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